Aler: la protesta degli inquilini
«Aumenti alti, ripristinare il fondo»

Presidio davanti al palazzo comunale, lunedì mattina 11 aprile, degli inquilini Aler che hanno protestato contro l'aumento dei canoni d'affitto. Le tariffe sono gestite da Aler sul fronte regionale e dal Comune di Bergamo. «In tempi di crisi costi insostenibili»

Presidio davanti al palazzo comunale, lunedì mattina 11 aprile, degli inquilini Aler che hanno protestato contro l'aumento dei canoni d'affitto. Le tariffe sono gestite da Aler sul fronte regionale e dal Comune di Bergamo.

Comune che nel 2009 aveva stanziato un fondo di 60 mila euro per sostenere le situazioni critiche, ma nel 2010 il fondo si è ridotto a 20 mila euro e per il 2011 regna l'incognita. Nel 2011 l'Aler ha inviato i bollettini con il nuovo aumento del canone d'affitto, che è cresciuto in media del 36% con punte anche del 53%.

È vero che si trattava di tariffe non alte, ma per molto famiglie - che magari non hanno più una persona che lavora per la crisi economica - e per molti pensionati - che non navigano nell'oro - è stato un duro colpo. «In tempi di crisi sono aumenti insostenibili - hanno sottolineato un coro -. La casa è un diritto e la situazione che si è creata è una vergogna». C'è chi teme lo sfratto.

Nessuna replica per il momento dal Comune alla richiesta di ripristinare il fondo per aiutare le famisglie che più ne hanno bisogno. Il 27 aprile è stato fissato un appuntamento con i sindacati per decidere come muoversi in futuro.

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