Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 11 Aprile 2011
Aumentare gli inserimenti lavorativi
La Provinca vara il «Piano disabili»
La Provincia di Bergamo ha approvato la programmazione triennale 2010-2012 del Piano Provinciale Disabili «Doti disabili in rete» annualità 2010. Le linee programmatiche, oltre a recepire i nuovi indirizzi della Regione, sono predisposte in continuità con gli obiettivi previsti dal piano triennale.
La Provincia di Bergamo ha approvato la programmazione triennale 2010/2012 del Piano Provinciale Disabili «Doti disabili in rete» annualità 2010.
Per gli anni 2011/2012 Regione Lombardia ha definito i seguenti indirizzi di programmazione:
* Omogeneizzazione dei servizi essenziali sul territorio per garantire pari opportunità nel sostegno all'inserimento, accompagnamento e mantenimento lavorativo a tutti i disabili potenzialmente destinatari sul territorio regionale;
* Omogeneizzazione dei flussi informativi tra sistemi provinciali e sistema regionale a supporto del monitoraggio quali-quantitativo degli interventi;
* Efficientamento della spesa attraverso meccanismi compensativi sui nuovi trasferimenti in riferimento ai residui 2005-2009;
* Programmazione biennale delle iniziative afferenti i piani provinciali 2011 – 2012 e riprogrammazione, su base provinciale, degli eventuali residui sui piani provinciali 2010;
* Promozione di azioni di sistema integrate tra Regione e Province con particolare riguardo ai servizi e ai flussi informativi;
* Promozione di forme di premialità per gli inserimenti conseguiti;
* Promozione delle convezioni quadro ex art. 14 del d.lgs 276/2003.
Le linee programmatiche provinciali, oltre a recepire i nuovi indirizzi di Regione Lombardia, sono predisposte in continuità con gli obiettivi e le azioni previste dal piano triennale. Si riferiscono agli indirizzi prioritari da adottare per l'erogazione dei servizi nel biennio 2011-2012 e definiscono le risorse disponibili in riferimento alla sola annualità 2011.
La programmazione provinciale viene proposta in relazione anche ai risultati (sebbene ad oggi parziali) della prima annualità del piano provinciale disabili 2010-2012 e a seguito degli esiti del monitoraggio qualitativo circa l'andamento del modello organizzativo implementato da questa Provincia e imperniato sulla coniugazione dello strumento della dote con la logica del lavoro di rete sui tavoli territoriali della l.13/03.
Nonostante le risorse del fondo regionale che finanzia il Piano Provinciale Disabili risentano del momento di crisi che ha colpito il sistema economico produttivo, la Provincia di Bergamo sta intensificando gli sforzi per predisporre nuove iniziative e garantire la propria presenza su tutto il territorio. Tra gli obiettivi che l'amministrazione provinciale vuole raggiungere, anche attraverso il Piano Provinciale Disabili 2011/12, presentato in Giunta, rientra il potenziamento degli avviamenti numerici rivolti a persone con disabilità fisica iscritti al Collocamento Mirato disabili e disponibili al lavoro ai sensi della normativa vigente. L'impegno è quello di aumentare gli inserimenti lavorativi consci che trovare una collocazione lavorativa, significhi anche contribuire a conferire dignità alla Persona nella sua totalità.
La situazione fotografata dal passato Piano è sicuramente positiva. Come anticipato, in relazione all'anno 2010, gli avviamenti numerici hanno coinvolto 74 lavoratori. Per il raggiungimento di questi obiettivi la Provincia implementa azioni di sistema finalizzate al potenziamento della rete dei servizi che, grazie al finanziamento di specifiche doti per il sostegno all'occupazione delle persone avviate numericamente, potranno intervenire in modo tempestivo ed efficace nelle progettualità e risolvere eventuali criticità.
Non solo quantità ma soprattutto qualità: non basta trovare lavoro bisogna garantire nel tempo l'occupazione attraverso:
-proposte di abbinamento adeguate alle esigenze sia del lavoratore che dell'impresa;
- forme di sostegno nelle fasi di inserimento aziendale e durante il periodo di prova;
-monitoraggio post assunzione che permetta la continuità lavorativa anche a fronte di eventuali mutamenti del mercato del lavoro e/o aggravamenti delle condizioni di salute della persona. Con queste modalità di intervento si prevede di aumentare l'inserimento di oltre il 10% (circa 90 lavoratori).
«L'intero sistema del Piano Provinciale vedrà la costante presenza della Provincia, a coordinamento, verifica e controllo delle diverse iniziative realizzate anche dagli enti accreditati del territorio, grazie ai finanziamenti messi a disposizione da questo Piano» dichiara l‘assessore all'Istruzione, Formazione, Lavoro e Sicurezza lavoro Enrico Zucchi. «Infatti, la Provincia di Bergamo negli ultimi anni sta applicando un modello di governance basato sulla concertazione con tutti gli attori coinvolti nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà per il quale tutti gli interventi si costruiscono sempre secondo una dinamica di attenzione e vicinanza all'utente, vero destinatario di tutti gli interventi del Piano in un'ottica di promozione del valore della Persona».
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