Diede fuoco all'ex suocero
«Era capace di intendere»

È stato riconosciuto totalmente capace di intendere e di volere, e quindi imputabile: Matar Mal comparirà dunque per il processo davanti al giudice dell'udienza preliminare Raffaella Mascarino il prossimo 29 aprile.

È stato riconosciuto totalmente capace di intendere e di volere, e quindi imputabile: Matar Mal comparirà dunque per il processo davanti al giudice dell'udienza preliminare Raffaella Mascarino il prossimo 29 aprile.

Il trentaquattrenne senegalese è stato arrestato lo scorso anno a marzo con l'accusa di aver ucciso nella sua abitazione l'ex suocero Giannino Trapletti, 58 anni, ex sindaco di Borgo di Terzo. A stabilire l'imputabilità dell'uomo è stato lo stesso giudice venerdì mattina in udienza preliminare, dopo aver sentito le conclusioni del perito Massimo Biza, incaricato di accertare la capacità o meno di intendere e di volere del senegalese.

A invocare la perizia era stata proprio la difesa del trentaquattrenne, gli avvocati Massimo Trabattoni di Milano e Simona Russo di Bergamo: si trattava di una delle condizioni poste al rito abbreviato scelto per concludere il procedimento. Oltre a questo, infatti, i difensori avevano chiesto che venisse sentito come testimone un ispettore della polizia e l'acquisizione di documentazione sanitaria e sulla pratica di separazione tra Matar Mal e la ex moglie, figlia della vittima.

Di fatto alla prossima udienza, come già previsto, si svolgerà la requisitoria del pm Carmen Pugliese, quindi le discussioni degli avvocati Roberto Bruni e Cinzia Pezzotta per la parte civile, e dei difensori dell'imputato: lo stesso giorno è prevista anche la sentenza.

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