Cronaca / Isola e Valle San Martino
Venerdì 08 Aprile 2011
Yara, il pm Letizia Ruggeri:
«Non esiste terriccio differente»
«Il terriccio trovato sul corpo di Yara è quello del campo dove è stata trovata a Chignolo d'Isola. Non ce ne sono altri». A smentire l'ipotesi della presenza di un terriccio diverso ci ha pensato giovedì il pubblico ministero titolare dell'indagine, Letizia Ruggeri.
«Il terriccio trovato sul corpo di Yara è quello del campo dove è stata trovata a Chignolo d'Isola. Non ce ne sono altri». A smentire l'ipotesi della presenza di un terriccio diverso e quindi a confermare il fatto – peraltro mai messo in dubbio dagli investigatori – che la tredicenne di Brembate Sopra sia rimasta nel campo di via Bedeschi fin dalla data dell'omicidio (presumibilmente la stessa della scomparsa, il 26 novembre), ci ha pensato giovedì il pubblico ministero titolare dell'indagine, Letizia Ruggeri.
Ai microfoni del Tg5 ha risposto alle domande del giornalista Alberto Duval, evidenziando che l'ipotesi di un terriccio differente, avanzata dal settimanale «Oggi», «non è vera». Il pm si è spinta oltre, sottolineando pure che «tutto quello che viene scritto non è vero».
Letizia Ruggeri ha anche parlato del testimone anonimo che nei giorni scorsi aveva scritto a «L'Eco di Bergamo» sostenendo di aver visto, alle 19 del 26 novembre, proprio in via Bedeschi a Chignolo, due scooter e tre ragazzi che si inoltravano nel campo dove, soltanto tre mesi più tardi, sarebbe stata ritrovata Yara. «Stiamo lavorando, ma non è facile – ha spiegato –: il testimone ha detto di aver visto dei motorini e tre ragazzi in un campo, ma come orario è un po' presto rispetto agli spostamenti che si evincono dal cellulare della ragazza».
Infine il pm ha parlato anche di Mohammed Fikri, il marocchino arrestato sulla base dell'intercettazione tradotta male e infatti poi scarcerato: «Non ci sono elementi sopravvenuti che lo facciano ritenere responsabile», ha detto il magistrato, confermando dunque che la sua posizione va verso l'archiviazione. Quanto al cantiere di Mapello: «È una delle piste che stiamo coltivando».
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