Morti sulle strade bergamasche
Da gennaio un tragico bilancio

La strage è ripresa. Anzi la strage continua. Il primo trimestre del 2011 si chiude infatti con il pesante bilancio di 24 vittime sulle strade della Bergamasca e lungo l'intero tratto della A4 Milano-Bergamo-Brescia. E il mese di aprile è cominciato peggio: tre morti in cinque giorni.

La strage è ripresa. Anzi la strage continua. Il primo trimestre del 2011 si chiude infatti con il pesante bilancio di 24 vittime sulle strade della Bergamasca e lungo l'intero tratto della A4 Milano-Bergamo-Brescia. E il mese di aprile, se possibile, è cominciato peggio: tre morti in cinque giorni. Di tante tragedie, infatti, l'Eco di Bergamo ha dato conto in questi primi 96 giorni dell'anno. Il 2010 si era concluso con 74 vittime: il minimo da undici anni a questa parte, ma nei primi tre mesi di quest'anno sulle strade di casa nostra i morti sono già un terzo del 2010 (ed è trascorso solo un quarto dell'anno).

Nei primi tre mesi del 2010 in incidenti stradali persero la vita 17 persone contro le 24 del 2011. Sembra che le lancette dell'orologio ci abbiano riportato al 2008 (27 vittime) e agli anni precedenti quando, nel primo trimestre, non si era mai scesi sotto «quota venti» con le drammatiche punte di 30 vittime nel 2005, 32 nel 2003, 37 nel 2000 fino al triste primato di 43 morti nel 2001. Questo «salto indietro nel tempo» finisce per offuscare gli ottimi risultati conseguiti in questi ultimi anni nella nostra provincia sul fronte della sicurezza stradale. La Bergamasca, infatti, nel 2010 era riuscita a centrare l'obiettivo dell'Unione europea di dimezzare il numero delle vittime della strada in dieci anni. Il decennio si era aperto con 161 morti del 2001 (168 nel 2000) ed era terminato con i 74 del 2010. Il 2011 ha portato un'impennata inattesa, ma purtroppo, sempre in agguato.


Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo dell'8 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA