L'omicidio di Gaspani a Boltiere
Sangue non soltanto nel garage

Tracce di sangue non solo nel garage, ma anche ai piani superiori della villa di Boltiere dove la vittima è stata uccisa. Lo scenario in cui si è consumato l'omicidio di Mario Gaspani potrebbe essere più ampio di quanto descritto fino ad ora.

Tracce di sangue non solo nel garage, ma anche ai piani superiori della villa di Boltiere dove la vittima è stata uccisa. Lo scenario in cui si è consumato l'omicidio di Mario Gaspani, commerciante d'auto accoltellato a morte in casa e poi gettato in una roggia nelle campagne di Osio Sopra, potrebbe essere più ampio di quanto descritto fino ad ora se l'indiscrezione trapelata mercoledì venisse confermata.

Il dettaglio non è di poco conto: se il sangue è presente non solo nel garage, infatti, è possibile che l'aggressione sia cominciata prima, nell'appartamento, e che dunque la vittima in qualche modo si fidasse dei suoi killer al punto da aprire loro la porta.

L'autopsia sul corpo, eseguita ieri agli Ospedali Riuniti di Bergamo, avrebbe messo in evidenza oltre alle coltellate anche alcuni graffi alle braccia, possibili segni di lotta o di un disperato tentativo di ripararsi dai colpi. Non viene escluso però che alcuni graffi possano essere stati provocati anche dai rovi vicino alla roggia dove stato gettato il corpo.

Insieme ai militari del nucleo investigativo di Bergamo e della compagnia di Treviglio, ieri sono arrivati da Parma anche i carabinieri del Ris, il Reparto investigazioni scientifiche. I tecnici durante la giornata hanno passato al setaccio i tre punti chiave dell'omicidio: la roggia nei campi di Osio Sopra dove è stato trovato il cadavere sabato mattina; l'Audi A3 della vittima, scomparsa dopo l'omicidio e ritrovata due sere fa a Osio Sotto; la villa di via Donizetti a Boltiere, dove Gaspani abitava e dove è stato ucciso.

La villa è il luogo dove si spera di trovare il maggior numero di tracce dei killer (impronte digitali e di scarpe, tracce biologiche, capelli, pelle) e proprio per questo le verifiche proseguiranno anche oggi.

Leggi di più su L'Eco in edicola giovedì 31 marzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA