Bonate Sotto, Palosco e Pedrengo
nell'inchiesta autovelox taroccati

Ci sono tre paesi in provincia di Bergamo, Bonate Sotto, Palosco e Pedrengo, tra i numerosi Comuni italiani coinvolti nell'inchiesta sugli aiutovelox taroccati. La Guardia di Finanza di Brescia ha reso noto venerdì 18 marzo i dati dell'operazione «512»

Ci sono tre paesi in provincia di Bergamo, Bonate Sotto, Palosco e Pedrengo, tra i numerosi Comuni italiani coinvolti nell'inchiesta sugli aiutovelox taroccati. La Guardia di Finanza di Brescia ha reso noto venerdì 18 marzo i dati dell'operazione «512».

Le indagini, condotte dalla tenenza di Desenzano del Garda e dalla Guardia di Finanza di Sala Consilina (Salerno), hanno consentito di scoprire l'attività illecita di un 60enne, originario del Mantovano, ma residente a Desenzano del Garda.

D. B., attraverso una cinquantina di autovelox, dei quali solo due omologati, era riuscito ad ottenere appalti con le amministrazioni comunali, attraverso finte gare a cui partecipavano solo ditte a lui riconducibili. Da quanto è emerso, D. B. prendeva una percentuale sulle multe. In alcuni casi l'autovelox è risultato taroccato in modo da registrare una velocità superiore del 15% rispetto a quella reale.

Sono state complessivamente denunciate 558 persone, mentre le amministrazioni comunali coinvolte sono 146, con 367 funzionari pubblici. Contestati a vario titolo: associazione a delinquere, frode fiscale e falsa fatturazione, bancarotta fraudolenta. Le violazioni del codice illecitamente contestate sarebbero 82mila con indebite richieste di sanzioni per circa 11,5 milioni di euro. Il caso era balzato alla ribalta nazionale con un'inchiesta delle «Iene».

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