Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 11 Marzo 2011
Regione e dote scuola:
al via le domande online
Sono già attive online le procedure per richiedere la Dote Scuola per il prossimo anno scolastico. Fino al 2 maggio, entrando nel sito www.dote.regione.lombardia.it, è possibile compilare la domanda per l'anno scolastico 20011/12.
Sono già attive online le procedure per richiedere la Dote Scuola per il prossimo anno scolastico. Fino al 2 maggio, entrando nel sito www.dote.regione.lombardia.it, è possibile compilare la domanda per l'anno scolastico 20011/12 che include due tipi di contributi diversi che compongono la Dote:
1. il “Sostegno al reddito”, un aiuto agli alunni meno abbienti iscritti nelle scuole statali e ai percorsi di istruzione e formazione professionale;
2. il “Buono scuola”, che sostiene gli studenti che frequentano la scuola paritaria. I beneficiari del Buono scuola possono usufruire di 2 ulteriori contributi:
o Integrazione al reddito: rivolto alle famiglie meno abbienti
o Disabilità: per alunni disabili
La Dote Merito, il riconoscimento agli studenti che hanno raggiunto risultati brillanti nell'anno scolastico 2010/2011, potrà essere richiesta dal 1° al 30 settembre 2011.
Dote “Sostegno al reddito”
Questo contributo è destinato alle famiglie meno abbienti i cui figli frequenteranno il prossimo anno scolastico scuole statali elementari, medie e superiori o iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale erogati da Istituzioni formative accreditate al sistema di istruzione e formazione professionale regionale (percorsi triennali, IV e V anno IFP).
La certificazione Isee (si tratta dell'Indicatore della situazione economica che si richiede nel Comune di residenza o presso i Caaf) deve essere uguale o inferiore a 15.458 euro.
Agli aventi diritto verrà riconosciuta una dote per ciascun figlio beneficiario, secondo la seguente tabella in relazione alle fasce di reddito di appartenenza e all'ordine e grado di scuola frequentata: per i dettagli vedere tabella 1 dell'allegato
Gli importi verranno assegnati sotto forma di voucher direttamente dal Comune di residenza e saranno spendibili presso una rete distributiva di beni e servizi il cui elenco è pubblicato sul sito di Regione Lombardia.
Dote “Buono scuola”
E' il contributo per gli alunni che frequentano le scuole paritarie. Le spese ammesse al rimborso, come già negli scorsi anni, sono quelle sostenute per le tasse, per le rette e per i contributi d'iscrizione, frequenza e funzionamento versati alla scuola.
La misurazione del reddito, non in base alla cifra assoluta ma secondo parametri che tengono conto di diverse variabili, tra cui il numero di genitori che lavorano, il numero dei figli e la presenza di figli disabili, fa riferimento ad un indicatore reddituale che può essere calcolato con grande facilità utilizzando il calcolatore presente sul sito di Regione Lombardia. A seconda dell'indicatore reddituale ottenuto, questi sono i contributi previsti: per i dettagli vedere tabella 2 dell'allegato
Tali importi sono assegnati sotto forma di voucher virtuali da utilizzare on line su una piattaforma appositamente realizzata e da spendere a favore della scuola frequentata.
In caso di frequenza di percorsi di Istruzione e Formazione Professionale presso scuole paritarie, l'importo per la componente “Buono scuola” è corrispondente alla quota prevista per la Scuola Secondaria di secondo grado.
Componente "Integrazione al Reddito"
I beneficiari del “Buono scuola” possono usufruire di un ulteriore contributo denominato “Integrazione al Reddito” qualora il nucleo familiare abbia una Certificazione Isee inferiore o uguale a € 15.458,00. L'importo di tale integrazione per ciascun figlio è pari a:
- € 400,00 se frequentante la scuola primaria;
- € 600,00 se frequentante la scuola secondaria di I grado;
- € 800,00 se frequentante la scuola secondaria di II grado.
Componente "Disabilità"
Il beneficiario del “Buono scuola”, nel caso in cui si tratti di studente portatore di handicap con certificazione rilasciata dalla ASL di competenza, potrà richiedere un ulteriore contributo pari a 3.000 euro per spese connesse al personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno, indipendentemente dal reddito.
Una sola domanda per famiglia
Per compilare la domanda bisogna accedere alla modulistica on-line nel sito: www.dote.regione.lombardia.it.
Possono presentare la domanda:
• uno dei genitori
• altri soggetti (persona fisica o giuridica) che rappresenta lo studente per il quale si sostengono le spese
• lo studente, se maggiorenne, facendo riferimento all'attestazione Isee relativa al proprio nucleo familiare.
Ogni famiglia deve compilare una sola domanda che comprende tutti i figli, anche se frequenteranno scuole diverse.
La procedura di compilazione inizia con la registrazione che permette di ricevere all'indirizzo e-mail richiesto il “Nome utente” e la “Password” personalizzati che permettono di accedere alla modulistica della domanda vera e propria.
Al termine della procedura informatica di compilazione, viene visualizzato il modello di “Dichiarazione riassuntiva" che deve essere sottoscritta con la firma digitale (per coloro che sono in possesso della CRS, del PIN e del lettore o di altra carta con funzionalità di firma digitale) o firmato a mano. In questo caso è indispensabile stampare la Dichiarazione Riassuntiva e depositare la domanda in formato cartaceo presso il Comune di residenza se il figlio è iscritto a una scuola statale o alla scuola paritaria che verrà frequentata allegando la copia della carta di identità.
Il commento dell'assessore Marcello Raimondi
«Nonostante i pesanti tagli da parte della Stato subiti da Regione Lombardia - commenta l'assessore regionale all'Ambiente, Energia e Reti, Marcello Raimondi anche per l'anno scolastico 2011/2012 la Giunta di Formigoni riesce a garantire la Dote Scuola per sostenere le famiglie in modo concreto e garantire così la libertà di scelta educativa delle famiglie, un principio cardine della politica della Regione di Formigoni. Sono stati ritoccati i limiti massimi di reddito, ma con grande sforzo di bilancio anche per il prossimo anno scolastico sono salvaguardate le fasce più deboli».
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