Provincia e Comune di Bergamo sono fortemente preoccupati per il nuovo orario del Servizio Ferroviario Regionale. La protesta, pur con toni garbati ma decisi, è contenuta in una lettera congiunta inviata a Regione Lombardia, a Trenitalia e al Comitato Pendolari Bergamaschi. Nodo delle proteste, gli orari sulle tratte Bergamo – Milano e Brescia – Bergamo – Milano. Quattro le richieste presentate al Pirellone."Il nodo ferroviario di Bergamo - si legge nella lettera firmata dal presidente della Provincia, Valerio Bettoni, dall’assessore ai Trasporti di via Tasso, Roberto Chiorazzi, dal Sindaco di Bergamo, Roberto Bruni, e dall’assesore alla Mobilità di Palazo Frizzoni, Maddalena Cattaneo - deve raccogliere i viaggiatori provenienti dalle direttrici Brescia - Palazzolo, Valli ed Hinterland ed offrire il proseguimento rapido verso Milano, sia attraverso la linea di Treviglio, sia attraverso la linea di Carnate.L’esigenza dei viaggiatori pendolari, ma anche di tutti coloro che vorrebbero utilizzare il mezzo pubblico in alternativa all’auto privata, è quella di raggiungere nel minor tempo e nelle migliori condizioni possibili di viaggio i luoghi di studio e di lavoro. Gli allungamenti nei tempi di percorrenza (nell’ordine di 10’ - 15’ tra Bergamo e Milano) non sono accettabili, soprattutto alla luce degli ingenti investimenti effettuati sulle infrastrutture negli scorsi anni (raddoppio BG – Treviglio e quadruplicamento Treviglio – Pioltello). Queste infrastrutture non vengono assolutamente utilizzate a vantaggio del traffico locale, rischiando per altro anche di vanificare gli ulteriori miglioramenti infrastrutturali che con grande sforzo questi Enti, con il concorso indispensabile anche di RFI, stanno cercando di realizzare e ci si riferisce in particolare al quadro infrastrutturale di Porta Sud e della Tramvia delle Valli. Con il nuovo programma di esercizio, Trenitalia si pone l’obiettivo di far spazio agli Eurostar della linea Milano - Venezia, molto più redditizi rispetto al traffico pendolare.Il cadenzamento degli orari, concetto di per sé apprezzabile, ha senso solo ed esclusivamente se la frequenza dei servizi è sufficiente, in modo da non curarsi più degli orari (come avviene ad es. per le linee metropolitane). Ma se invece le coincidenze non sono garantite (come più volte sottolineato da Trenitalia) e/o vi sono enormi "buchi" tra un treno e l’altro nelle ore di punta, il servizio offerto risulta inutile. A fronte di quanto premesso, nel rispetto dei ruoli e delle competenze di ciascuno e in modo assolutamente costruttivo, Provincia e Comune di Bergamo non possono rimanere insensibili alle richieste già avanzate a codesta Regione dai pendolari bergamaschi, ed in particolare chiedono:1. sulla linea di Treviglio: un orario impostato su una griglia di treni interpolo rapidi durante tutto l’arco della giornata, supportati da servizi comprensoriali tra Bergamo e Treviglio (o Milano, fino a che non sarà operativo il prolungamento dei treni S5 fino a Treviglio) e non, come previsto da Trenitalia, un servizio basato su treni comprensoriali lenti con qualche diretto altrettanto lento nelle ore di punta. Il cadenzamento in partenza da Milano nelle ore serali deve prevedere, da Milano Lambrate, intervalli ricorrenti di 14’ e 46’ tra un treno e il successivo: nessun pendolare accetterà mai di attendere 45’ in ora di punta e poi viaggiare con tempi di percorrenza di 56’ su una tratta di 52 km;2. una rivisitazione delle coincidenze a Bergamo con i treni provenienti o in prosecuzione verso Palazzolo, se non qualche utilissimo servizio senza cambio come era stato faticosamente ottenuto negli anni passati dai pendolari. Il nuovo orario prevede pochissime possibilità di interscambio al mattino per i viaggiatori provenienti dalla linea di Palazzolo, aggiungendo ulteriori disagi ai pendolari che già sopportano i lunghissimi tempi di percorrenza attuali;3. il miglioramento degli interscambi a Milano Lambrate con le linee S9 verso sud e verso nord (praticamente inesistenti con il nuovo orario); 4. il ripristino della composizione di 8 vetture a due piani su tutti i treni delle fasce pendolari sulla linea di Treviglio e di 7 vetture a piano ribassato (o 6 a due piani) sulle linee di Palazzolo e di Carnate per far fronte all’estremo affollamento su tutti i treni e senza dimenticare la necessaria pulizia ed igiene dello stesso materiale rotabile.Si ribadisce, infine, la necessità di dare uguale importanza al Servizio Ferroviario Regionale usato dai pendolari rispetto ai servizi di lunga percorrenza (AV) usati solo dalla clientela business attraverso un uso equilibrato delle infrastrutture ferroviarie.A maggior dettaglio di quanto precisato con la presente e ad ogni buon fine, si allegano alla presente le comunicazioni pervenute via posta elettronica da parte del Comune di Bergamo e del Comitato Pendolari Bergamaschi. Auspicando, ciascuno per la propria parte, il contributo di tutti per la soluzione delle questioni poste, porgo distinti saluti".Scarica la lettera inviata in RegioneIl commento del Comitato pendolari bergamasco(18/11/2008)
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