«Con i casi penosi di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio credo che le tv pubbliche e private abbiano violato ogni limite di decenza e di rispetto per la dignità delle persone, soprattutto defunte». Lo sostiene il parlamentare trentino del Pdl Giacomo Santini, ex giornalista Rai.
«Ormai un talk-show non si nega a nessuno e così nei troppo numerosi salotti televisivi, guidati da incauti conduttori, è una gara macabra e pressappochista a chi fa sfoggio di maggiore fantasia e sadismo e di discutibili esperienze professionali e scientifiche», sottolinea Santini.
«Si sono evidenziate in questi dibattiti, fondati su indizi scarni e penosi - prosegue il parlamentare Pdl - figure professionali finora note a pochi come i criminologi, i sessuologi, gli psicologi e gli psichiatri applicati alla cronaca nera. Si assiste ad interpretazioni rocambolesche, con approfondimenti sadici e morbosi verso dettagli delicati e non rispettosi della dignità delle vittime e dei loro familiari. In questa macabra competizione soccombe il giornalismo vero, quello dei telegiornali dove le notizie vengono misurare con l'attendibilità degli indizi e la prudenza nelle interpretazioni».
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