Yara, un controllo venatorio
vicino al campo del ritrovamento

Una battuta per un censimento di animali selvatici, tre settimane prima del ritrovamento del cadavere di Yara Gambiraso, arrivò proprio a pochi metri dal luogo del ritrovamento. A riferirlo una guardia venatoria della zona.

Una battuta per un censimento di animali selvatici, tre settimane prima del ritrovamento del cadavere di Yara Gambiraso, arrivò proprio a pochi metri dal luogo del ritrovamento. A riferirlo una guardia venatoria della zona, che il 13 febbraio scorso, insieme a un collega guidò una battuta di un centinaio di cacciatori per censire le lepri nell'area campestre ai margini di Chignolo.

«Qualcuno ha scritto che i cacciatori controllarono tutto il campo - dice l'uomo - ma non è così: eravamo tutti in riga per censire le lepri ma ci siamo fermati una cinquantina di metri prima del punto del ritrovamento. Era troppo a ridosso della strada e delle aziende per poter essere frequentato dagli animali. Quindi l'abbiamo saltato». Un'altra testimonianza, questa, che conferma che nel preciso punto in cui, sabato scorso, sono stati trovati i resti di Yara, non sarebbe effettivamente arrivato nessuno.

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