Saldi, commercianti delusi
Le vendite in calo dell'8 %

«Saldi, ora o mai più» era lo slogan lanciato in questi ultimi giorni di sconti sulla vetrina di un famoso negozio d'abbigliamento di via XX Settembre.
In realtà i saldi invernali sono finiti già da tempo: deludenti i numeri, con un calo fino all'8%.

«Saldi, ora o mai più» era lo slogan lanciato in questi ultimi giorni di sconti sulla vetrina di un famoso negozio d'abbigliamento di via XX Settembre.
In realtà – indipendentemente dalla scadenza fissata al 28 febbraio – i saldi invernali, partiti il 6 gennaio, sono finiti già da tempo e, purtroppo, non sono serviti a recuperare le vendite fiacche del Natale 2010.

Le spie di una situazione preoccupante non sono solo le espressioni insoddisfatte della maggior parte dei commercianti di Bergamo appena sentono la parola «saldi» o il fatto che tantissimi negozi presentino già da settimane le collezioni primaverili.

 Ci sono anche alcuni dati: secondo l'Ascom di Bergamo, infatti, – in linea con i dati a livello nazionale di Confcommercio – il calo di vendite rispetto allo stesso periodo di promozione dell'anno scorso è da considerarsi tra il 5% e l'8%.

Il settore più in difficoltà resta proprio quello della moda. L'unico dato incoraggiante su cui si può lavorare per il futuro, viene espresso da Confesercenti: secondo l'organizzazione dedicata alle piccole e medie imprese del commercio, nei primissimi giorni di saldi (ma solo in questo ristretto periodo) la maggior parte degli associati è riuscita a pareggiare le vendite dell'anno scorso.

Secondo Paolo Malvestiti, presidente dell'Ascom di Bergamo, i saldi che, solo nel settore abbigliamento, hanno coinvolto quasi duemila attività in tutta la provincia, si sono esauriti nel giro di 10 giorni. E questo nei casi migliori.

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