Azione cattolica risorsa per le comunità
Si rafforza il servizio nelle parrocchie

«Vivere la fede, amare la vita, maturare la propria vocazione, appassionarsi alla vita della Chiesa»: il titolo del documento presentato domenica 27 febbraio all'Assemblea Diocesana dell'Azione Cattolica di Bergamo sintetizza l'esperienza dell'associazione giunta all'appuntamento triennale per il rinnovo degli incarichi diocesani.

«Vivere la fede, amare la vita, maturare la propria vocazione, appassionarsi alla vita della Chiesa»: il titolo del documento presentato domenica 27 febbraio all'Assemblea Diocesana dell'Azione Cattolica di Bergamo sintetizza l'esperienza dell'associazione giunta all'appuntamento triennale per il rinnovo degli incarichi diocesani. Il presidente uscente Paolo Sanguettola, che molto probabilmente verrà riconfermato, ha raccontato la sua esperienza «personale e meravigliosa vissuta come vero e proprio servizio alla chiesa e ai fratelli». Ora però, ha detto il presidente, «è importante continuare a lavorare come si è fatto negli ultimi anni, per rafforzare la collaborazione con i pastori delle parrocchie perché i laici impegnati siano una risorsa per le comunità. I temi importanti per il futuro riguardano la nuova azione d'evangelizzazione, richiesto al socio dell'Ac, in particolare il ruolo di mediazione culturale in ordine alle tematiche del mondo».

Alla relazione del presidente è seguito l'intervento del vescovo monsignor Francesco Beschi che ha sottolineato come la sua presenza a un momento associativo tanto importante, «non intende essere una eccezionalità, ma la normalità. La storia dell'Ac a Bergamo mostra che l'associazione vive nella chiesa e al servizio di essa». Un altro forte richiamo è stato fatto dal vescovo alla «vocazione missionaria propria della chiesa, che deve proiettarsi nella direzione del mondo, non più solo nelle terre di missione lontane, ma nelle “terre esistenziali” dove uomini e donne sono testimoni quotidiani di ciò in cui credono».

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