De Benedetti, Confalonieri e Marchetti
al congresso nazionale della Fnsi

Regole per i nuovi media e lotta al precariato, ampliamento del welfare e difesa della libertà di informazione. Saranno questi i temi centrali del XXVI Congresso della Federazione Nazionale della Stampa, in programma da martedì 11 a venerdi 14 gennaio a Bergamo.

Regole per i nuovi media e lotta al precariato, ampliamento del welfare e difesa della libertà di informazione. Saranno questi i temi centrali del XXVI Congresso della Federazione Nazionale della Stampa, in programma da martedì 11 a venerdi 14 gennaio a Bergamo. Un'assise che cade nel centenario della firma del primo contratto nazionale di lavoro del nostro Paese, sottoscritto da giornalisti ed editori nel 911, e che delle polemiche per l'ultimo rinnovo del 2009 porterà con sè ancora gli strascichi.

A confrontarsi, sul futuro dell'informazione, martedì saranno il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, il presidente del Gruppo Espresso, Carlo De Benedetti e il presidente di Rcs, Piergaetano Marchetti. Con loro il presidente della Società dei lettori Le Monde, Jean Martin, e il segretario della Federazione Internazionale dei giornalisti, Aidan White. Il dibattito sarà moderato da moderato da Tiziana Ferrario e Stefano Folli. Il via al congresso è nel pomeriggio di martedì con l'intervento del presidente del Senato, Renato Schifani e il saluto del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni.

Il 14 è prevista l'elezione degli organi federali, mentre sabato saranno designati presidente e giunta. In campo 312 delegati in rappresentanza delle venti Associazioni regionali della stampa, che contano 25 mila iscritti. Mercoledì mattina la relazione del segretario Franco Siddi. Intanto lunedì al Centro Congressi si è svolto un incontro dell'unione nazionale giornalisti pensionati (Ungp), sindacato di base della Federazione nazionale della stampa italiana, per fare il punto sulla situazione di chi ha smesso di lavorare dopo una vita dietro la macchina da scrivere o il computer.

I lavori sono iniziati con la relazione del presidente uscente, Giuseppe Iselli, e l'intevento di Franco Siddi, segretario nazionale della Fnsi, e termineranno la sera di lunedì 10 gennaio. I giornalisti pensionati iscritti alla Fnsi sono più di 2.500 e rappresentano circa il 60 per cento dei titolari di pensione diretta erogate dall'Inpgi, l'istituto di previdenza autonomo della categoria.

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