Cronaca / Isola e Valle San Martino
Domenica 02 Gennaio 2011
Yara, «Nel mio presepio
ci mette te, sei un angioletto»
Si prega tanto, nella chiesa di Brembate Sopra. Una visita al presepio allestito sotto l'altare, con la natività ambientata tra le mura di Casa Serena. Il quaderno di Yara da sfogliare. Il quadernone messo all'Immacolata si è presto consumato. Ora sono diventati due.
Si prega tanto, nella chiesa di Brembate Sopra. Una visita al presepio allestito sotto l'altare, sulla destra, con la natività ambientata tra le mura di Casa Serena. Il quaderno di Yara da sfogliare. Il quadernone messo all'Immacolata si è presto consumato. Ora sono diventati due.
Semplici, a quadretti piccoli, quelli che avrà usato anche lei, per i compiti di geometria. Sono pieni di messaggi, di storie, sogni, invocazioni. Raccontano il sentire di Brembate Sopra, ma la voglia che Yara torni a casa arriva anche da ben più lontano. Genova, Cesena, dalla Valtellina, da Cascano, in provincia di Caserta, persino dal Congo.
«Stiamo scoprendo giorno dopo giorno come è grande l'amore che unisce la nostra comunità, anche senza parlarci» scrive un anonimo. Sulla copertina rosa, due gerbere e la scritta «Qui scrivi la tua preghiera per Yara». Sono diventate tantissime. «Dio aiutaci ad avere Yara qui con noi, questa ragazza così semplice e naturale, questa ragazza che non si meritava questa cattiveria. Una preghiera anche per la sua famiglia, le siamo tutti accanto». Un'amica, Sara.
Tanti chiedono «Gesù aiuta Yara a tornare a casa. Siamo vicini a te e alla tua famiglia», come i vicini di via Morlotti. A pagina 20 nonno Angelo di Imola racconta del suo presepio, lo sta idealmente costruendo nel suo cuore. Sistema le statuine, ma quest'anno al posto di Maria e Giuseppe ci sono mamma Maura e papà Fulvio. «Ecco allora il tuo posto nel mio presepe - dice rivolgendosi a Yara -, l'angioletto sopra la grotta che accoglie tutti noi, povera umanità... E chi ti ha fatto del male, dove li metto in questo presepe del cuore? Li affido alla giustizia misericordiosa di Dio, che certamente non fallirà».
Leggi di più su L'Eco di domenica 2 gennaio
© RIPRODUZIONE RISERVATA