Lo spumante sorpassa lo Champagne
A Bergamo lo producono 15 cantine

Sono sempre più numerosi gli italiani che preferiscono brindare con gli spumanti italiani e a Bergamo questa tendenza sta creando un rinnovato interesse per gli spumanti locali. Negli ultimi tempi il mito dello champagne appare un po' offuscato.

Sono sempre più numerosi gli italiani che preferiscono brindare con gli spumanti italiani e a Bergamo questa tendenza sta creando un rinnovato interesse per gli spumanti locali. Negli ultimi tempi il mito dello Champagne appare un po' offuscato.

Dal 2000 ad oggi sono infatti crollati del 20% gli arrivi in Italia di bottiglie di Champagne francese a tutto vantaggio dello spumante italiano che stravince con il 98 per cento per cento dei brindisi delle feste. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti relativa al commercio estero nei primi nove mesi dell'anno. A livello internazionale nel 2010 l'Italia si è posizionata come primo produttore mondiale di vini frizzanti con un totale di 380 milioni di bottiglie superiore ai 370 milioni della Francia.

«Lo spumante italiano ha fatto passi da gigante - sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo Giancarlo Colombi -; è una grande soddisfazione per i nostri viticoltori che ormai non vedono più i colleghi d'Oltralpe come concorrenti ineguagliabili. Anche a Bergamo il settore vitivinicolo ha fatto segnare importanti progressi e riscuote un crescente consenso. I nostri spumanti e i nostri vini in generale vengono apprezzati da numerosi bergamaschi e anche oltre i confini provinciali si stanno ritagliando un proprio spazio».

Nella Bergamasca sono circa 800 gli ettari vitati (distribuiti sulla fascia collinare che va da Sarnico a Villa d'Adda) per una produzione media annua di circa 70 mila quintali di uva. «Per quanto riguarda la produzione di spumanti - spiega Colombi - nella nostra provincia c'è una storica tradizione, forse più che nella vicina Franciacorta. La qualità dei nostri spumanti è ottima e il vitigno principale che compone lo spumante bergamasco è lo Chardonnay, proprio come nello spumante prodotto nella Franciacorta. Dobbiamo credere di più in questo settore e lavorare ulteriormente per miglioralo e soprattutto per promuoverlo».

Dello spumante «Made in Bergamo» ogni anno complessivamente vengono prodotte circa 200 mila bottiglie, utilizzando quasi esclusivamente il metodo classico (fermentazione in bottiglia). Dalla vendemmia 2010 lo spumante bergamasco verrà classificato come «Doc Terre del Colleoni» con menzione del vitigno Chardonnay.

«Oggi i nostri spumanti - commenta Colombi - pur essendo di ottima qualità sono classificati come vini da tavola, con questo importante riconoscimento anche lo spumante bergamasco diventerà a denominazione di origine e avrà la possibilità di essere maggiormente valorizzato».

Alcune aziende hanno ottenuto Interessanti risultati anche con gli spumanti rosè, prodotti con base Chardonnay con aggiunta di Pinot nero o Merlot per conferire il delicato colore rosa. Sul territorio bergamasco sono circa 70 le cantine che producono vino Igt e Doc e circa 30 Moscato di Scanzo Docg. Le cantine che producono spumante sono circa una quindicina.

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