L'ex moglie lo accusa di stalking
Finisce in cella il fidanzato di Hina

Da vittima a persecutore. È la tragica parabola di Giuseppe Tempini, 37 anni, originario di Pisogne. L'uomo nell'estate del 2006 era il compagno di Hina Saleem, la pakistana uccisa nel Bresciano dal padre. Ora è stato arrestato per stalking.

Da vittima a persecutore. È la tragica parabola di Giuseppe Tempini, 37 anni, originario di Pisogne. L'uomo, che per qualche tempo ha abitato anche a Costa Volpino, nell'estate del 2006 era il compagno di Hina Saleem, la ragazza pakistana uccisa nel Bresciano dal padre e da altri parenti perché, secondo loro, viveva troppo all'occidentale.

Tempini domenica sera 26 dicembre è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di stalking nei confronti dell'ex moglie. La storia dell'uomo è profondamente segnata da quei tragici giorni del 2006. Tempini, che allora aveva 33 anni e abitava in un condominio a Costa Volpino, aveva incontrato Hina mentre questa cercava di fuggire dalla famiglia che viveva a Sarezzo, in Val Trompia.

La loro amicizia si era presto trasformata in un sentimento più profondo ed era stato proprio l'artigiano di Pisogne a segnalare ai carabinieri l'improvvisa scomparsa di Hina. Il 12 agosto 2006 i carabinieri avevano ritrovato il cadavere della ragazza sepolto nel giardino di casa a Sarezzo.

Dopo la rabbia e il dolore di quei giorni, una giovane bresciana che adesso ha 22 anni si era avvicinata a Tempini e l'aveva aiutato a riprendersi. I due si erano sposati, ma le cose non sono andate bene e i due si erano separati: domenica notte Tempini è stato fermato e arrestato a Manerbio dai carabinieri perché, nella tarda serata di Natale, si era presentato sotto l'abitazione della sua ex moglie inveendo e minacciandola di morte.

Ora è in stato di fermo e lunedì 27 dicembre verrà processato per direttissima a Brescia.

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