Via Cavalotti non passa l'esame
ma l'assessore resta al suo posto

L'imminente rifacimento della pavimentazione di via Cavallotti scatena nuove polemiche a Treviglio. L'opposizione leghista ha chiesto, senza successo, le dimissioni dell'assessore ai Lavori pubblici Graziano Quadri, considerato dal Carroccio il responsabile degli errati lavori, conclusi solo un anno fa.

L'imminente rifacimento della pavimentazione di via Cavallotti scatena nuove polemiche a Treviglio. L'opposizione leghista ha chiesto, senza successo, le dimissioni dell'assessore ai Lavori pubblici Graziano Quadri, considerato dal Carroccio il responsabile degli errati lavori, conclusi solo un anno fa. Un invito respinto dalla maggioranza e da uno dei tre gruppi di minoranza, mentre il Pdl si è astenuto.

Oggetto di accesa discussione, l'annunciato rifacimento del manto stradale, dovuto all'errato posizionamento del porfido da parte dell'impresa appaltatrice dei lavori. Diversi trevigliesi ironicamente la chiamano anche la via «dei tombini» o «dei dossi», a causa dei 201 tra chiusini e caditoie in ghisa e delle tante ondulazioni che si incontrano lungo i trecento metri di percorso. Per 16 mesi sottoposta a un certosino restyling, via Cavallotti verrà di nuovo stravolta non avendo superato il collaudo. Troppe le ondulazioni che penalizzano l'aspetto estetico della via e soprattutto la percorrenza dei veicoli, costretti a rischiosi sobbalzi.

Per raddrizzare un lavoro durato dall'ottobre 2008 al gennaio 2010, costato un milione e 200 mila euro e contestato dal Comune alla ditta appaltatrice, si doveva attendere il collaudo della strada che ha evidenziato numerose pecche.

L'intervento, dal costo di 80 mila euro, inizierà a marzo e durerà una ventina di giorni.

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