Scuola, Lombardia n.1 in Italia
ma i fondi sono sempre meno

Scuola lombarda meglio della media Ocse ai test Pisa (Programme for international student assessment), ma l'Italia, che pure è migliorata rispetto ai risultati del 2006, è ancora sotto media e con un forte divario Nord-Sud

Scuola lombarda meglio della media Ocse ai test Pisa (Programme for international student assessment), ma l'Italia, che pure è migliorata rispetto ai risultati del 2006, è ancora sotto media e con un forte divario Nord-Sud. La Lombardia, con 522 punti per la lettura, 516 per la matematica e 526 per le scienze, è la migliore delle regioni italiane e va ben oltre la media Ocse, stabilita a quota 493, mentre l'Italia si situa a 486 per la lettura, 483 per la matematica e 489 per le scienze. I dati riguardano le rilevazioni del 2009 e il campione italiano raccoglie 1.097 scuole (licei, istituti tecnici, istituti professionali) per un totale di 30.905 studenti.

Guerra di cifre fra scuole statali e ministero sui fondi ricevuti. Pochi? Sufficienti? Secondo il Miur le scuole bergamasche alla fine dell'anno scolastico 2009-2010 disponevano in cassa di 18 milioni 727.800,35 euro, contro debiti per 18 milioni 478.564,74 euro.

«I soldi sono meno che in passato - sostiene Marco Pacati, dirigente scolastico dell'Istituto Pesenti - noi abbiamo radiato 40.000 euro di residui attivi dal bilancio, tanto sappiamo che non li avremo mai». «Le scuole devono imparare a ripulire i bilanci perché i criteri sono cambiati, ma i soldi sono comunque meno», concorda Michele Nicastri, dirigente dell'Itis Paleocapa.

«Per quanto ci riguarda - spiegano all'Istituto Comprensivo Muzio - il nostro residuo attivo è di 134.000 euro, l'anno scorso ce ne sono arrivati 15.000. Ciò che avanza dalle supplenze può essere utilizzato per il funzionamento. Ma se, come è capitato a noi, si ha bisogno di molte supplenze, per le spese vive non rimane nulla. Quest'anno perciò abbiamo dovuto ricorrere ai genitori per comperare il materiale di consumo, come la carta per le fotocopie. Per la carta igienica abbiamo scorte fino alle vacanze di Natale».

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