Cinquantaduenne allergica a tutto
Il Comune le paga un alloggio

È stata trovata un'abitazione idonea ad ospitare la donna che è affetta da Mcs, la sindrome da sensibilità chimica multipla. Marinella Oberti, 52 anni, da 36 combatte contro questa malattia rara che non le permette di vivere una vita normale.

È stata finalmente trovata un'abitazione idonea ad ospitare la donna che è affetta da Mcs, la sindrome da sensibilità chimica multipla. Marinella Oberti, 52 anni, da 36 combatte contro questa malattia rara che non le permette di vivere una vita normale, dato che qualunque contatto o inalazione con sostanze chimiche le causano forti disturbi fisici e addirittura mettono a rischio la sua vita.

La signora, residente a Boccaleone, aveva lanciato un appello perché nel condominio dove abitava sarebbero iniziati dei lavori di ristrutturazione e le polveri causate dal cantiere avrebbero messo in pericolo la sua vita. Grazie allo sforzo del Comune e di tanti enti e associazioni, ora Marinella ha trovato, seppur come soluzione temporanea, una casa adatta alle sue caratteristiche: un appartamento gestito da un bed and breakfast di Città Alta. La Giunta ha concesso un contributo straordinario per sostenere le spese di soggiorno. Si tratta di una soluzione temporanea di 6 mesi, durante i quali si spera di trovare un'abitazione definitiva.

«Sono molto felice di aver risolto, almeno momentaneamente, il problema della casa – racconta Marinella –. Ringrazio personalmente il sindaco, la Giunta, in particolare l'assessore Leonio Callioni e il segretario generale Daniele Pedrotti per avermi aiutata. Un grazie va anche al gestore dell'appartamento che ha capito la rarità della mia malattia, alle amiche e ai cugini che mi hanno dato una mano per il trasloco e a quanti mi sono stati vicini». Leonio Callioni afferma:«Adesso bisogna mettere insieme tutte le realtà del territorio per cercare una soluzione abitativa definitiva». Silvano Manzoni, presidente dell'Anmic – Associazioni nazionale mutilati e invalidi civili – spiega: «È la prima volta che ci siamo trovati davanti ad un caso così difficile. Dobbiamo darci da fare per cercare una sistemazione che non nuoccia alla salute della signora».

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