«Niente sms quando guidi»
La Provincia fa prevenzione

L'immagine non passa inosservata: un cadavere insanguinato, investito sulle strisce pedonali. Ottocento maxi manifesti tappezzano la città e i Comuni più grandi. E' la campagna della Provincia: «Quando guidi non rispondere agli sms».

L'immagine (rielaborata su una foto vera) non passa certo inosservata: un cadavere insanguinato, investito sulle strisce pedonali, a causa della guida distratta di un automobilista al cellulare. Ottocento maxi manifesti tappezzano la città e i Comuni più grandi; altri volantini (in totale 10 mila) sono stati distribuiti agli istituti scolastici superiori e alle autoscuole, tramite la Motorizzazione civile.

Ma la sensibilizzazione dallo slogan «Quando guidi non rispondere agli sms. Connettiti alla vita» (con il numero verde di riferimento 800.350.350) passerà anche attraverso cento spot televisivi e altrettanti radiofonici, nonché sulle pagine de «L'Eco». È la campagna di sicurezza stradale messa in atto dalla Provincia (assessorato alle Attività giovanili e polizia provinciale) per il mese di dicembre. Per questa prima tranche l'attenzione sarà concentrata sui rischi dell'uso del telefonino al volante; a gennaio-febbraio, invece, la seconda fase punterà sul pericolo di alcol e droghe connesse alla guida.

«Ci rivolgiamo a un target di giovani tra i 18 e i 23 anni – spiega l'assessore provinciale competente Fausto Carrara –, per questo, ispirandoci anche alle campagne adottate nel Nord Europa, abbiamo deciso di usare immagini forti. Investiamo sui giovani di oggi, che saranno i bergamaschi di domani». L'iniziativa, fatta in proprio dalla Provincia, costerà 15 mila euro quest'anno e 15 mila l'anno prossimo.

In particolare, in partnership con Spm, L'Eco, Bergamo Tv e Radio Alta, la campagna verrà pubblicata a pagina intera, più quattro avvisi junior page, sul quotidiano; ruoterà sul banner di spalla del sito de L'Eco e per tutto dicembre andrà in onda in spot televisivi e radiofonici di 30 minuti.

«Le giornate di uscita delle pagine di sensibilizzazione – spiega Carrara – sono il venerdì e la domenica; non sono state scelte a caso, ma in base agli interessi dei giovani, ovvero le serate del venerdì e lo sport della domenica». Ma anche lungo le strade del capoluogo e dei Comuni più grandi (Caravaggio, Seriate, Treviglio, Albino, Lovere, Zogno, Romano, Dalmine e Clusone) sono apparsi i manifesti 70x100: in tutto quasi 800, dei quali 300 a Bergamo città.

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