Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 06 Dicembre 2010
Garante: I media rispettino
la riservatezza della famiglia
Riservatezza e sensibilità. Sulla vicenda della giovane Yara Gambirasio interviene ora il Garante per la protezione dei dati personali. In una nota, il Garante per la privacy «invita i media a rispettare la richiesta di riservatezza della famiglia».
"Evitare accanimenti informativi sul caso e limitarsi a profili di stretta essenzialità, astenendosi dal riportare dettagli e particolari che rendano la ragazzina e la sua famiglia vittime di inutili morbosità". E' il richiamo che il Garante della Privacy fa ai media in merito al caso della giovane Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre scorso da Brembate Sopra, al centro dell'attenzione delle cronaca, arrivato in queste ore a una svolta.
Il Garante per la protezione dei dati personali invita i media, "nell'esercitare il legittimo diritto di cronaca riguardo ad un fatto di sicuro interesse pubblico - si legge in una nota - a usare sempre la necessaria responsabilità e sensibilità e a rispettare la richiesta di riservatezza che proviene dalla famiglia e dalla comunità cittadina".
La vicenda di Yara, infatti, "va purtroppo profilandosi - prosegue il Garante - come un fatto di cronaca particolarmente doloroso, le cui circostanze e implicazioni potrebbero ledere gravemente la dignità della minore, colpire la famiglia nei suoi affetti più intimi e provocare ulteriore dolore e lacerazione nella comunità nella quale Yara è cresciuta".
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