Falda acquifera inquinata:
via libera alla messa in sicurezza

Via libera alla messa in sicurezza della falda acquifera inquinata. La Cromoplastica di Verdellino, individuata come la responsabile dell'inquinamento da cromo VI (esavalente) tra Verdellino e Treviglio, può iniziare i lavori per realizzare una barriera idraulica.

Via libera alla messa in sicurezza della falda acquifera inquinata. La Cromoplastica International di Verdellino, azienda individuata come responsabile dell'inquinamento da cromo VI (esavalente) tra Verdellino e Treviglio, può iniziare i lavori per realizzare una barriera idraulica con l'obiettivo di intercettare il cromo VI fuoriuscito evitando così che si diffonda sempre più verso sud.

Lo ha deciso l'ultima Conferenza dei servizi a Milano. La Cromoplastica, che spenderà un milione e 200 mila euro, accederà a un capannone limitrofo a sud del suo stabilimento per realizzare due pozzi barriera, con funzione di spurgo della profondità di 27 metri e distanti dai 15 ai 20 metri metri dal focolaio dell'inquinamento individuato nell'impianto denominato Asmega.  Ne saranno realizzati successivamente altri due, il primo a 50 metri sul confine del capannone a sud dalla Cromoplastica e il secondo a 300 metri, in via Berlino, su territorio comunale.

Il piano di lavoro presentato dalla Cromoplastica dovrebbe diventare operativo dai primi mesi del 2011. Con una principale prescrizione: «L'acqua che verrà scaricata nella roggia Brembilla - afferma Natale Zucchetti, assessore al Territorio del Comune di Ciserano-  dovrà una concentrazione di cromo VI vicino ai 50 microgrammi ogni litro d'acqua, limite della potabilità dell'acqua».

Leggi di più su L'Eco di mercoledì 1° dicembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA