Delitto di Grumello, slitta il confronto Zenoni-Poli

Delitto di Grumello, slitta il confronto Zenoni-PoliDurante l’udienza di oggi la difesa è tornata ad insistere su piste alternative che secondo gli avvocati non sono state prese in considerazione: si tratterebbe in particolare dell’interrogatorio di un carabiniere e quello di un ex cliente della vittima mal consigliato da Fabio Belotti riguardo un affare che provocò al cliente delle pesanti perdite.

Ennesima udienza questa mattina sul delitto di Grumello. È slittato il confronto previsto per oggi tra Luca Zenoni, il piccolo imprenditore di Leffe, teste chiave dell’accusa, e Luca Poli, quarant’anni di Casnigo, istruttore di scuola guida. I due danno versioni opposte in merito alle confidenze sull’omicidio di Fabio Belotti, commercialista di 41 anni, ucciso con tre colpi di pistola la sera del 21 ottobre ’99 davanti al cancello della sua abitazione.

Luca Zenoni in questo procedimento è sicuramente il teste più importante del processo. Il piccolo imprenditore di Leffe è, in sostanza, la persona che accusa gli imputati. Fu lui a fare i loro nomi agli investigatori in relazione al delitto, raccontando di aver saputo dallo stesso Micheli, due giorni dopo l’omicidio, che a sparare fu Caldara, spinto da motivi passionali. E fu sempre Zenoni, successivamente, a riferire agli inquirenti di aver raccontato tutto anche a un amico, Luca Poli, che conosceva dai tempi della scuola e che aveva rivisto per motivi legati alla sua attività all’interno della scuola guida (Poli si occupò anche di una pratica per la fidanzata di Micheli). Lui, però, ha sempre negato di aver ricevuto confidenze.

Dell’omicidio di Grumello sono imputati Pierino Caldara e Claudio Micheli: il primo - 41 anni, di Chiuduno - marito geloso che avrebbe sparato per vendicarsi di una presunta relazione tra la moglie e il professionista; il secondo - 37 anni, di Gandino, compagno fedele di Caldara - lo avrebbe accompagnato in quella che doveva essere, nelle intenzioni, una spedizione punitiva ma che è degenerata in omicidio.

Durante l’udienza di oggi la difesa è tornata ad insistere su piste alternative che secondo gli avvocati non sono state prese in considerazione: si tratterebbe in particolare dell’interrogatorio di un carabiniere, che parlava di incontri periodici tra la vittima e alcuni pregiudicati, e quello di un ex cliente della vittima mal consigliato da Fabio Belotti riguardo un affare che provocò al cliente delle pesanti perdite. La Corte d’Assise, presieduta da Armando Greco, è però rimasta ferma sul movente passionale, ammettendo unicamente il verbale con la testimonianza dell’ex cliente della vittima. La prossima udienza del processo è fissata a mercoledì 21 maggio.

(16/04/2004)

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