Giovani promesse della Fisica
L'oscar a un trentenne di Leffe

La spiegazione tecnica dei suoi studi è un poco ostica, ma la soddisfazione di parenti, amici e di tutti i leffesi è davvero grande. Fabio Pezzoli è stato premiato a Bologna, in occasione del 96° Congresso nazionale di fisica.

La spiegazione tecnica dei suoi studi è un poco ostica, ma la soddisfazione di parenti, amici e di tutti i leffesi è davvero grande. È stato premiato a Bologna, in occasione del 96° Congresso nazionale di fisica, Fabio Pezzoli di Leffe, 30 anni, che lavora a progetti sulle nanotecnologie all'Università di Milano Bicocca. Pezzoli ha ricevuto il premio alla memoria di Quirino Majorana, fisico italiano della prima metà del '900 che contribuì allo sviluppo della telefonia.

«È un riconoscimento riservato a giovani laureati – conferma Fabio dalla Germania, dove è attualmente impegnato per la messa a punto di alcune apparecchiature – e fa riferimento agli studi che ho svolto a Milano, ma anche in Austria, dove durante il dottorato ho operato all'Università di Linz. Studi continuati poi all'istituto Ifw di Dresda in Germania, dove sino allo scorso aprile ho partecipato come ricercatore ad alcuni progetti internazionali».

Il premio Majorana attribuito a Pezzoli rientra fra i riconoscimenti assegnati dal Congresso nazionale di fisica, che raccoglie ogni anno circa 600 fisici italiani. Quest'anno a capo del Congresso coordinato dalla Società italiana di fisica (Sif) tenutosi a Bologna c'era il noto studioso Antonino Zichichi e un'importante relazione è stata tenuta dal professor Rolf Heuer, direttore generale del Cern di Ginevra, dove è stato creato il Large Hadron Collider, il più grande acceleratore di particelle del pianeta.

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