Gorlago, i giovani reporter
premiati dal Capo dello Stato

«Bisogna preoccuparci dell'oggi e del domani insieme. Bisogna rispettare e far rispettare le regole, pensare bene alle conseguenze». Ha parlato così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aglio studenti bergamaschi premiati a Roma

«Bisogna preoccuparci dell'oggi e del domani insieme. Bisogna rispettare e far rispettare le regole, pensare bene alle conseguenze di quel che si fa o non si fa». Ha parlato così, del rapporto tra i giovani e l'ambiente e le nuove telecomunicazioni, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, martedì mattina nel palazzo del Quirinale, davanti agli alunni da otto scuole italiane che si sono aggiudicati la 18ª edizione del concorso «Noi giovani reporter del cambiamento climatico: la terra cambia, e noi?», organizzato dall'associazione ambientalista Green Cross Italia.

Alla gara hanno aderito altre mille scuole italiane, per un totale di 35 mila studenti. Tra gli studenti presenti, otto sono arrivati nella capitale anche da Gorlago, l'unico paese bergamasco vincitore del concorso.

Si tratta di Benedetta Fucili, Cristina Dobreanu, Denis Miahili, Andrea Previtali, Jessica Francavilla, Edita Kijerui, Omar Jarrai e Arianna Nicchi, che lo scorso anno scolastico erano iscritti alla classe terza A della scuola media di Gorlago. Metà sono figli di genitori italiani, metà stranieri «e questo – spiega l'insegnante Donatella Lecchi – la dice lunga sul fatto che iniziative come questa favoriscano e premino l'integrazione. Un bel risultato, dunque, per una scuola come la nostra dove la percentuale di studenti immigrati si aggira tra il 27 e il 30%. Il progetto che ha vinto il concorso premiato dal presidente Napolitano è stato svolto durante le ore opzionali del pomeriggio, a cui solitamente aderiscono maggiormente studenti stranieri».

Gli otto ragazzi di Gorlago, che quest'anno sono iscritti alle superiori, hanno partecipato al concorso con testi, cartelloni e immagini sul tema del cambiamento climatico.

Leggi di più su L'Eco in edicola giovedì 11 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA