Inchiesta sul turismo d'autunno
Più prenotazioni negli hotel

Il settore alberghiero bergamasco sorride. Tenendo conto delle difficoltà economiche dovute alla crisi che non allenta la morsa, le prenotazioni per fine autunno sono incoraggianti. E' quanto emerge da un sondaggio effettuato da Confesercenti che segue l'andamento del settore ricettivo.

Il settore alberghiero bergamasco sorride. Tenendo conto delle difficoltà economiche dovute alla crisi che non allenta la morsa, le prenotazioni per fine autunno sono incoraggianti. E' quanto emerge da un sondaggio effettuato da Confesercenti, che segue con particolare attenzione l'andamento del settore ricettivo, sempre più importante e strategico per la nostra provincia.

“La situazione riguardo alle prenotazioni per gli ultimi mesi dell'anno in corso non è così negativa come si temeva - sostiene Francesco Traini, responsabile del Turismo di Confesercenti Bergamo - Vi sono numeri importanti, il mercato alberghiero bergamasco in sostanza tiene, nonostante il perdurare delle difficoltà del periodo. Vi è comunque la necessità di adottare politiche efficaci e di compiere scelte concrete a vantaggio del turismo, più che mai fondamentale per il rilancio dell'economia bergamasca".

Secondo gli ultimi dati resi noti dalla Regione Lombardia, sono già state “riservate” il 7,8 % delle stanze per il mese di novembre e l' 8,7 % per il mese di dicembre. Va ancora meglio per il settore termale, che in Lombardia registra prenotazioni del 14,8% delle camere in novembre e del 13% per dicembre. Trend simile per il turismo business, prevalentemente nelle città, che vede una prenotazione del 23,3% in novembre e del 19% per dicembre.

Un contributo decisivo arriva come sempre dall'aeroporto di Orio al Serio. “Per noi novembre è iniziato bene – spiega Leonardo Battiato dell'As Hotel di Grassobbio – per dicembre non ci sono ancora tantissime prenotazioni ma non mi preoccupo perché ormai ci si muove all'ultimo minuto. Gli ultimi tre mesi sono stati positivi e nutro fiducia anche per il prossimo periodo, considerando che durante le vacanze i voli in partenza e in arrivo aumentano. La nostra clientela infatti è per il 50% rappresentata dal turismo aziendale e per l'altro 50% da gente di passaggio in aeroporto”.

Il nuovo Gombit Hotel di Città Alta, fiore all'occhiello degli alberghi associati a Confesercenti, si è subito ritagliato un posto di spicco nel segmento degli alberghi di lusso. “A settembre e ottobre abbiamo rispettato le attese – dice il direttore Massimo Santilli – mentre per novembre l'impressione è che le prenotazioni abbiano un po' rallentato. Devo dire che il Ponte di Ognissanti non è andato benissimo, ma nel complesso il bilancio dei primi quattro mesi di attività è positivo: stiamo rispettando le previsioni. Abbiamo molti clienti in viaggio d'affari: c'è attenzione alla tariffa low cost, ma vendiamo bene anche le camere più grandi a prezzi importanti. Tra i turisti stranieri la presenza maggiore è quella dei nordeuropei: norvegesi, svedesi, inglesi. Ma non mancano tedeschi e spagnoli. E grazie ai nuovi collegamenti aerei si sta muovendo anche il mercato dell'est: arrivano i primi russi, ma riceviamo clienti anche dalla Lettonia”.

Non bisogna però accontentarsi, anzi. Secondo Mirco Vestri, direttore del Cristallo Palace, Bergamo deve compiere un deciso salto di qualità: “Settembre e ottobre sono andati meglio rispetto all'anno scorso, ma novembre sta registrando un rallentamento delle presenze. Bisognerebbe fare di più per promuovere il territorio, secondo me nell'ultimo anno e mezzo si è perso tempo con nomine varie e discorsi poco concreti. Ben venga l'ufficio turistico all'Urban Center, ma serve ben altro. Occorre una strategia per creare le condizioni che favoriscano il turismo. Per raggiungere gli obiettivi serve un progetto complessivo, i tempi della spontaneità sono finiti”.

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