«Il dop sul provolone è falso»
L'azienda: è formaggio autentico

Un formaggio è stato prodotto da una ditta e commercializzato con false indicazioni sul denominazione di origine. Lo rilevano i carabinieri del Nac di Salerno. Ma l'azienda si difende: «Equivoco dell'Arma, il nostro è formaggio autentico».

I carabinieri del Nac di Salerno, con i militari di Bergamo, hanno compiuto ispezioni in alcuni punti vendita di una grande catena di supermercati nel Salernitano. È stati sequestrata un'ingente quantità di «Provolone Valpadana Dop» che però - secondo i militari dell'Arma - dop non è, in violazione del disciplinare di produzione del Consorzio di tutela del provolone dop.

In sostanza il formaggio sarebbe stato prodotto da una ditta e commercializzato con false indicazioni in quanto il luogo di produzione non ricade tra i Comuni dell'area geografica a denominazione protetta.

Nel corso dell'operazione sei persone (di cui uno nella Bergamasca) sono state deferite all'autorità giudiziaria per frode nell'esercizio del commercio, vendita di prodotti industriali con segni mendaci e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazione di origine dei prodotti agroalimentari.

Nell'azienda interessata non sono comunque stati sequestrati prodotti. La stessa in un comunicato afferma che: «Il formaggio oggetto del sequestro era autentico Provolone Valpadana DOP prodotto in zona tipica da caseificio regolarmente iscritto, stagionato dalla sottoscritta nel proprio stabilimento di Cremona, sempre in zona di produzione, e il solo confezionamento avveniva presso lo stabilimento di Lallio, regolarmente autorizzato dal Consorzio Tutela del Provolone Valpadana. Rammentiamo che il disciplinare di produzione del Consorzio di Tutela del Provolone Valpadana prevede che le operazioni di confezionamento del Provolone Valpadana DOP possano avvenire anche al di fuori della zona tipica; quindi la nostra azienda ha operato nel pieno rispetto del disciplinare. Evidentemente i Carabinieri del NAC hanno equivocato tra "luogo di produzione" e "luogo di confezionamento". Di quanto sopra eravamo stati informati dal cliente per conto del quale siamo confezionatori, mentre nessuna violazione è stata finora notificata al Legale Rappresentante della nostra Azienda».

I nuclei antifrodi carabinieri continuano intanto i servizi di contrasto alle contraffazioni: nell'ultimo mese sono state sequestrate anche 385 tonnellate di pomodori pelati indicati falsamente come «San Marzano dop» e 460 tonnellate di concentrato di pomodoro cinese commercializzato come «prodotto in Italia», per un valore complessivo di oltre 600 mila euro.

Inoltre nel corso del 2010 l'attività dei nuclei antifrodi carabinieri ha consentito di operare sequestri per 22 milioni di euro circa, e di deferire all' autorità giudiziaria 301 soggetti per illeciti penali nel comparto agro-alimentare. I consumatori possono prendere contatto con il reparto specializzato dell'arma per segnalare le frodi contattando il numero verde nazionale 800020320 attivo presso il comando carabinieri politiche agricole e alimentari con sede a Roma.

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