Dal Brembo all'Antartide
Vigile del fuoco farà l'autista

Una temperatura media di 50 gradi sotto zero, ma anche fino a 80 sotto zero, a oltre 3.000 metri di altitudine, con condizioni di vita estreme. Siamo in Antartide, il luogo più freddo della Terra. Qui Cristian Giupponi realizzerà il suo sogno: per tre mesi farà l'autista.

Una temperatura media di 50 gradi sotto zero, ma anche fino a 80 sotto zero, a oltre 3.000 metri di altitudine, con condizioni di vita estreme. Siamo in Antartide, il luogo più freddo della Terra. Qui Cristian Giupponi realizzerà il suo sogno, quantomeno originale: per tre mesi farà l'autista di gatti delle nevi, mezzi cingolati e antincendio, portando in giro per la calotta polare scienziati e ricercatori.

Vigile del fuoco in servizio temporaneo dal 2001, Cristian è stato selezionato per partecipare alla 26ª «Spedizione italiana in Antartide», alla base italo-francese Concordia. Si tratta di una spedizione scientifica organizzata dal Pnra (Programma nazionale di ricerche in Antartide) e da Enea (l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile).

Le valigie sono pronte, in mano i biglietti aerei per cominciare questa avventura. Lunedì la partenza, per Cristian sarà storica e la data campeggia già da tempo sul calendario degli impegni. Il viaggio che lo attende è lungo: dall'Italia alla Nuova Zelanda, da qui alla base statunitense di «Mc Murdo» e poi alla base italiana «Mario Zucchelli», sulla calotta polare. Infine l'ultimo viaggio con destinazione la stazione italo-francese Concordia.

«È il sogno di una vita - spiega Cristian - che riesco a realizzare dopo un periodo difficile. Un'esperienza che mi ha temprato e reso più forte. Sono convinto che "volere è potere" e che non conta quanti soldi hai in tasca, se sei un dottore o un operaio, l'importante è essere determinati e consapevoli che niente è impossibile».

Lo zampino ce l'ha messo anche la fidanzata Elisa Callegari, che, a conoscenza dei desideri di Cristian, ha fatto una ricerca e raccolto informazioni sulle spedizioni in Antartide. «Nel giro di pochi giorni sono stato contattato - spiega il 28enne - e invitato a partecipare alla prima settimana del corso di addestramento che si è tenuta a Brasimone, in provincia di Bologna, a settembre».

«Dopo lezioni teoriche su geografia, primo soccorso, recupero uomo a mare, sicurezza e antincendio, utilizzo dell'elicottero e addestramento al campo, abbiamo affrontato l'esame per l'ammissione alle prove della seconda settimana, svolte sul versante italiano del monte Bianco. Lì sono seguiti addestramenti e manovre su ghiacciaio, tecniche di sopravvivenza, guida di mezzi speciali, costruzione di ricoveri di emergenza, uso di apparati di radiocomunicazione».

Le candidature sono state 17 mila, e di queste, 49 sono state ammesse al corso, articolato in due fasi. A partire per l'Antartide, alla fine, saranno una ventina di persone.
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