Gelato, grande passione orobica
Ne divoriamo in media 6 kg all'anno

Il meteo non ha sicuramente aiutato. Si spiega così il calo del 3-5% calcolato per quest'anno per i produttori bergamaschi di gelato artigianale. Ma la passione resta intatta: se divoriamo in media 6 kg all'anno, ovvero 6 mila tonnellate in totale nella nostra provincia.

Il meteo, soprattutto in primavera e nel mese di agosto, non ha certo aiutato, e questo, in particolare per le gelaterie «da passeggio», fa la differenza. Si spiega così il calo del 3-5% calcolato per quest'anno per i produttori bergamaschi di gelato artigianale.

Una flessione tutto sommato contenuta, in una realtà, quella orobica, che è da tempo fortissima in questo settore. La passione dei bergamaschi per il gelato si misura a chili: ne consumiamo a testa 6 all'anno, per una produzione complessiva che si aggira intorno alle 6.000 tonnellate.

Creme e frutta ci piacciono soprattutto sui coni da passeggio (3.500 tonnellate), ma non disdegniamo vaschette da asporto (1.500 tonnellate), semifreddi e specialità varie (1.000 tonnellate).

Una realtà dinamica, quindi, dove non mancano le nuove tendenze, tra tradizione e alta tecnologia. Nell'ambito di una crescente attenzione alla qualità delle materie prime, il settore punta ora a una rivisitazione dei prodotti tradizionali dell'agroalimentare bergamasco, da latte e panna per passare a frutti di bosco, meloni, mele e uva.

E poi c'è lo studio degli abbinamenti tra gelati, vini e liquori. Fino alle sperimentazioni gastronomiche: i primi a lanciarle sono stati gli chef stellati: da Vittorio servono, ad esempio, gelato al sedano con il gorgonzola. E in alta montagna il gelato accompagna le portate di selvaggina.
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