Rfi in ritardo con i risarcimenti
Tempi più lunghi per la Brebemi

«Se non riusciremo a risolvere i problemi con Rete ferroviaria italiana, i tempi per la realizzazione dell'autostrada si potrebbero allungare oltre febbraio 2013». E' l'allarme lanciato dal direttore generale Brebemi Bruno Bottiglieri.

«Se non riusciremo entro i prossimi mesi a risolvere i problemi con Rfi (Rete ferroviaria italiana), corriamo il rischio che i tempi per la realizzazione dell'autostrada si allunghino e di conseguenza non si riesca a rispettare la data fissata per l'apertura: febbraio 2013». L'allarme è stato lanciato giovedì 4, a Cassano, dal direttore generale della società Brebemi, Bruno Bottiglieri, in una conferenza congiunta con il Comune, rappresentato dal sindaco Edoardo Sala.

Obiettivo della convocazione, il punto sui problemi che la costruzione della Brebemi sta incontrando a causa del fatto che, parallelamente al suo tracciato, è prevista la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità (Tav). Una delle questioni più eclatanti è il caso della Cascina Lina, a Cascine San Pietro di Cassano, posizionata dove le due infrastrutture dovranno passare. Per l'esproprio, il 50% del risarcimento dovrà essere versato da Brebemi. La rimanenza da Rfi. L'edificio però doveva essere abbattuto entro dicembre. Rfi a oggi non è ancora in grado di pagare la sua quota. Un guaio per le otto famiglie della cascina.

Prevedendo che la costruzione delle due opere non sarebbe proceduta di pari passo, Brebemi, Rfi e Cal (Concessioni autostrade lombarde) avevano stipulato un accordo secondo il quale, nel caso la costruzione dell'autostrada fosse iniziata prima di quella della Tav, Rfi si sarebbe adoperata per non causare ritardi. L'accordo, però, non starebbe producendo gli effetti sperati. Nemmeno per le «interferenze», come elettrodotti o gasdotti, che si trovano sul tracciato delle due infrastrutture e che sono, quindi, da spostare. «Per il loro spostamento – rivela Bottiglieri – i gestori devono essere rimborsati anticipatamente delle spese. Brebemi ha pronti i soldi. Rfi no. Siamo costretti a lavorare in situazioni difficili. Caso esemplare nel cantiere di Fara Olivana dal quale, a causa di un elettrodotto, non possono essere portati fuori i conci per i ponti sui fiumi Oglio e Serio prodotti al suo interno».

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