Federconsumatori Bergamo è stata portata a conoscenza di un caso che, in tema di sicurezza ed educazione alla sicurezza, riteniamo sia esemplare. E da evidenziare. Alcune mamme abitanti nel Comune di Torre Boldone segnalano che il pulmino adibito al trasporto scolastico dei propri figli non è dotato di cinture di sicurezza. Questo nonostante l'Amministrazione comunale, “per ovviare ad una lacuna enorme del Codice della Strada”, nel bando di gara per il servizio le avesse esplicitamente richieste. Le stesse mamme hanno segnalato al Comune l'anomalia e, dal responsabile del Settore Servizi Sociali e Scuola, hanno avuto assicurazione che entro la fine del mese corrente le cinture di sicurezza omologate sarebbero state montate sul pulmino in questione. Noi non abbiamo motivi per dubitare che l'impegno sarà onorato; segnaliamo però che oggi è già il 27 di ottobre e le cinture non sono ancora state montate. La nostra osservazione è duplice: da una parte si riconosce al Comune di Torre Boldone il merito di avere previsto nell'appalto pubblico che “l'automezzo deve essere dotato di cinture di sicurezza per l'assistente e dei sedili con cinture di sicurezza addominali per i trasportati”; dall'altro non si capisce perché abbia accettato di fare svolgere il servizio con un automezzo che non aveva i requisiti richiesti per garantire la sicurezza dei trasportati. Il tema è importante e porta a porre alcune domande: quanti sono nella nostra Provincia i pulmini adibiti al trasporto alunni che sono dotati di cinture di sicurezza? Quante sono le Amministrazioni comunali che si sono adoperate perché, a prescindere dal Codice della strada, si provvedesse a dotare i mezzi di trasporto delle dette cinture? Quanti sono i genitori che si sono posti il problema? Federconsumatori Bergamo invita i diversi “attori” a farsi parte diligente nel verificare le condizioni di sicurezza con le quali si provvede al trasporto degli alunni e a denunciarne le carenze, ove riscontrate,e , nel contempo, per abituare all'uso delle cinture di sicurezza già da piccoli. Federconsumatori Bergamo
© RIPRODUZIONE RISERVATA