Cronaca
Mercoledì 27 Ottobre 2010
Poliambulatori nel policlinico?
No di Treviglio, meglio Brembate
«Un'azienda pubblica non può svolgere i propri servizi all'interno di una privata». La posizione del direttore generale dell'azienda ospedaliera di Treviglio, Cesare Ercole, in merito a un eventuale (e temporaneo) spostamento dei poliambulatori al policlinico San Pietro non potrebbe essere più chiara: «È un'ubicazione che non ci interessa. Tra l'altro si tratterebbe di una duplicazione del servizio, visto che i nostri ambulatori e quelli del Policlinico offrono le stesse specializzazioni mediche».
La vicenda è nota: entro fine anno il poliambulatorio di Ponte (gestito appunto dall'azienda trevigliese) sarà costretto a lasciare, causa inagibilità, i locali di piazza Libertà, dove si trova. Il Comune di Brembate Sopra ha messo a disposizione una sede alternativa. Scatenando però varie reazioni contrarie, tra cui quelle di una quindicina di sindaci dell'Isola.
Nei giorni scorsi, per mantenere il servizio a Ponte, è emersa dal Comune l'ipotesi di coinvolgere il policlinico San Pietro. Che «in risposta a una richiesta del sindaco Giuliana Reduzzi, ha manifestato la propria disponibilità a un incontro, per valutare possibili soluzioni, nel pieno rispetto dell'autonomia dell'azienda ospedaliera di Treviglio», precisa Francesco Galli, amministratore delegato degli Istituti ospedalieri bergamaschi, cui il policlinico fa capo.
«L'incontro sarà fissato a breve – assicura il sindaco Reduzzi – ed è indispensabile per valutare le possibili azioni. La soluzione, che ha avuto l'ok di molti primi cittadini interessati (14 su 24, ndr), potrebbe essere quella di spostare temporaneamente gli ambulatori al Policlinico, in attesa che siano pronti nuovi spazi». La proposta di Ponte all'azienda di Treviglio è infatti quella di «alienare l'intera palazzina di piazza Libertà e realizzare una nuova struttura nelle vicinanze della stazione. La permanenza al policlinico sarebbe quindi solo provvisoria, possiamo ipotizzare circa un anno».
L'idea convince i sindacati, che in un comunicato ieri osservavano: «Ci sono ora tutte le condizioni per dare una risposta positiva ai bisogni dell'Isola». Treviglio, però, frena: «Una soluzione di questo genere non è mai temporanea, e all'azienda non interessa. Io ascolto tutti, ma dimostrerò con la forza dei numeri che lo spostamento a Brembate non cambierebbe nulla – spiega il direttore Ercole –. I pazienti del poliambulatorio non vengono solo da Ponte, ma pure dai Comuni vicini. E a Brembate avremmo a disposizione, in tempi brevi, una struttura accreditata e dignitosa».
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