Bergamo, volano le richieste
per il «gratuito patrocinio»

«Negli ultimi anni le domande per accedere al gratuito patrocinio, e cioè all'assistenza legale pagata dallo Stato per le persone con un imponibile familiare inferiore ai 10.628 euro, ha subito una proliferazione eccezionale. Se fino a qualche anno fa questo incremento era dovuto al fatto che molti scoprivano questo beneficio fino a prima sconosciuto, negli ultimi tempi a incidere parecchio è la crisi economica».

È stato Marco Musitelli, consigliere dell'Ordine degli avvocati di Bergamo, a evocare lo spettro della recessione che ha ormai cominciato a circolare anche nelle aule di giustizia. Lo ha fatto dal microfono della «Giornata europea per la giustizia civile», tenutasi lunedì nella sala Galmozzi di via Tasso e organizzata per la prima volta dalla Camera civile del foro di Bergamo, presieduta da Rachele Valsasina, nell'ambito della manifestazione che ogni anno (questo è il settimo) la Ue promuove in tutta Europa.

«In tutto il 2005 le richieste sono state 334 – ha illustrato il legale –. Nel 2010, al 30 settembre, sono già più di 400. Il 60-70% dei casi riguarda cause di separazione e di divorzio, soprattutto tra coppie miste. Ci sono uomini e donne con situazioni al limite della sopravvivenza».

La crisi ha messo in luce anche un paradosso legislativo. «La richiesta di gratuito patrocinio – ha spiegato l'avvocato Musitelli – prende in considerazione l'imponibile dell'anno precedente e la normativa è rigida. Questo vuol dire che se nel 2009 avevo un reddito sopra il limite e nel 2010 ho perso il lavoro, non posso aver diritto a questo beneficio. Questa, secondo noi, è un'incongruenza».

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