Rifiuti, Dalmine vince la battaglia
Rea dovrà pagare un milione

Ci sono voluti sette anni, ma alla fine il Comune di Dalmine è riuscito ad averla vinta. Almeno in parte. Il tribunale di Bergamo, nella causa civile intrapresa dall'ex amministrazione di centrosinistra contro la Rea, la società che si occupa della gestione dell'inceneritore, ha infatti dato ragione al Comune. E la vittoria porterà nelle casse comunale almeno un milione di euro, cifra che la Rea dovrà corrispondere per non avere adeguatamente versato al Comune le royalties, che altro non sono che i diritti economici sui rifiuti smaltiti dall'inceneritore.

Questo ha stabilito il giudice del tribunale di Bergamo Mirko Conte nella sentenza emessa nei giorni scorsi, dando così ragione all'amministrazione guidata dall'ex sindaco Francesca Bruschi, che nel 2003 aveva intrapreso la causa.

Diversi i punti su cui il Comune aveva improntato l'azione legale: primo tra tutti quello relativo alla quantificazione delle royalties versate dalla Rea, in riferimento alla convenzione firmata dal 1998 tra il gestore del termovalorizzatore e il Comune.

Il Comune, oltre a richiedere il versamento di 16 lire per ogni chilogrammo di rifiuti smaltito, aveva infatti richiesto anche che il versamento delle royalties in corrispondenza del periodo di prova dell'inceneritore e cioè prima dell'effettiva entrata in funzione dell'impianto. Ma su questo punto, così come sul risarcimento per l'indebito arricchimento, il tribunale non si è dichiarato favorevole.

Leggi di più su L'Eco in edicola venerdì 15 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA