Redona aspetta il nuovo nido
Maggioranza divisa sull'ex Filati Lastex

La vicenda dell'asilo nido (45 posti) e della comunità alloggio per disabili gravi (fino a 15) nella palazzina dell'ex Filati Lastex di Redona sta creando fior di mal di pancia nel centrodestra a Palafrizzoni, con assessori pidiellini e leghisti su sponde opposte. E distanti.

I primi convinti sull'intervento ereditato dal centrosinistra e sulla necessità di un servizio dalle forti ricadute sociali. I secondi che condividono sì questa posizione, ma sono decisamente preoccupati sul versante dei costi di gestione. Tensioni che sono emerse in un recente confronto in Comune con le cooperative che dovrebbero realizzare l'opera in project financing, durante il quale Leonio Callioni e Danilo Minuti (rispettivamente Servizi sociali e Politiche giovanili) da un lato ed Alessio Saltarelli con Enrico Facoetti (Lavori pubblici e Bilancio) non se la sarebbero mandati a dire.

Nel frattempo Redona continua a rimanere senza un asilo nido e Bergamo senza una struttura d'accoglienza per disabili gravi a dir poco indispensabile, considerato che nel 2006 la domanda di residenzialità ammontava a 76 unità.

Ieri assessori e consiglieri del Pdl hanno confermato il proprio sì all'operazione, mentre dal lato del Carroccio si continua a rimanere freddini.

Al punto che durante il faccia a faccia a Palafrizzoni si sarebbe anche sondato il terreno con le cooperative per un'eventuale disponibilità alla rescissione: proposta che non è però stata raccolta.

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