Tasse pagate con carte clonate:8 nei guai anche in Bergamasca
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Sono almeno 8 i bergamaschi che hanno pagato bollette telefoniche, utenze di luce, acqua e gas, e perfino rate del mutuo o imposte come Ici, Irap e Irpeg con carte di credito clonate. Nei loro confronti, così come su un’altra settantina di persone in Lombardia, sono scattati i controlli del nucleo speciale per le frodi telematiche (Gat) della Guardia di finanza che dovrà individuare le responsabilità.L’organizzazione che «facilitava» i pagamenti è stata smascherata in collaborazione con i reparti territoriali delle fiamme gialle: decine le perquisizioni in tutta Italia per identificare i protagonisti della mega-truffa. Le indagini, attivate dalla Procura di Roma, hanno visto in campo gli 007 tecnologici del Gat i finanzieri dei comandi di Palermo, Bolzano, Fiuggi, Treviglio, Ponte Tresa, Paola, Ladispoli, Capua e Noto. Mente dell’organizzazione è un 68enne di origini cosentine che abita nell’hinterland della Capitale: oltre a essere il regista delle attività di pagamento «conto terzi», ha costituito una finta azienda di import/export su cui – sempre grazie a carte rubate – ha fatto ricadere centinaia di migliaia di euro con versamenti eseguiti tramite bollettini postali pre-marcati.Ecco il meccanismo. «A fronte del pagamento in contanti di una cifra scontata rispetto l`importo dovuto - ha spiegato il colonnello Umberto Rapetto, comandante del Gat - la banda offriva di pagare per conto dei propri clienti l`intero ammontare». I versamenti venivano effettuati per la somma effettivamente dovuta, ma utilizzando le carte di credito clonate e quindi a spese di poveri malcapitati ai quali erano stati carpiti i dati.(15/01/2008)