Valcavallina, abusò di una disabile
un operaio rinviato a giudizio

Avrebbe abusato della sorella disabile dell'allora convivente. Con l'accusa di violenza sessuale - mossa dal pubblico ministero - un operaio di 39 anni della Valcavallina è stato rinviato a giudizio dal giudice dell'udienza preliminare Vittorio Masia. Il processo nei suoi confronti comincerà il 15 dicembre prossimo.

L'uomo, difeso dall'avvocato Eugenio Sarai, è sospettato di aver violentato ripetute volte la donna, una 39enne affetta da una lieve minorazione mentale. Gli abusi, secondo l'accusa, sarebbero avvenuti in un periodo che va dal giugno 2004 al gennaio del 2009, quando la presunta vittima s'era decisa a raccontare tutto a una delle sorelle.

La donna vive insieme ai genitori in una casa nella quale, all'epoca, convivevano anche l'operaio e la sorella della disabile, che ora hanno troncato i rapporti. C'erano appartamenti separati, ma con porte comunicanti: l'operaio avrebbe approfittato dell'assenza della convivente e dei genitori.

Per più di quattro anni la 39enne non avrebbe avuto il coraggio di confessare. L'uomo, sempre secondo il pm, avrebbe così approfittato di lei, confidando sul suo silenzio per non essere scoperto. Invece, a gennaio del 2009 la donna è uscita allo scoperto e ha raccontato tutto a una delle sorelle.

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