Partigiani sul piede di guerra
Rifiutati i contributi del Comune

Rispediti al mittente. Ovvero al Comune di Osio Sotto. Quando ha ricevuto la lettera dell'amministrazione comunale con il contributo annuale, il presidente dell'Anpi di Osio Roberto Gambirasio non ci ha pensato due volte e ha deciso di non accettare i 160 euro che il Comune aveva inviato all'Associazione nazionale partigiani d'Italia così come avviene con tutte le altre combattentistiche del paese.

Il presidente Gambirasio ha spiegato le motivazioni in una lettera inviata al sindaco leghista Attilio Galbusera nella quale spiega la rinuncia al contributo, «in quanto di palese contrasto con l'operatività commemorativa della nostra associazione e per l'espressione politica contraria ai nostri fondamenti statutari e morali che i partiti che sostengono questa Giunta rappresentano».

Poche righe che non sono piaciute per nulla al sindaco Galbusera che ha scritto in tutta risposta una lettera al comitato nazionale e a quello provinciale dell'Anpi, annunciando anche possibili azioni legali: «È con profondo rammarico ma anche incomprensione – scrive il primo cittadino nella lettera – che la Giunta comunale ha appreso le dichiarazioni dell'Anpi di Osio, innanzitutto perché non si comprende come possa un contributo comunale contrastare l'operatività associativa, ma soprattutto perché non si comprende da quale comportamento concreto di questa amministrazione comunale si possa desumere la contrarietà della Giunta ai vostri principi statutari e morali. Forse organizzare manifestazioni di piazza in commemorazione di partigiani significa violare il vostro statuto e i vostri principi morali? Stanziare un contributo economico comunale a favore della vostra associazione significa altrettanto?».

Tutte quesiti che aspettano una risposta da Roma o dal comitato provinciale di Bergamo: «Sarebbe cosa gradita – prosegue la lettera – se le associazioni nazionali e provinciali potessero confermare e/o smentire l'asserita contrarietà ai principi statutari e chiarire perché l'atto di liberalità sia in contrasto con l'operatività della vostra associazione».

Il presidente Gambirasio spiega che «a nome degli iscritti Anpi di Osio Sotto abbiamo ritenuto di non accettare quei soldi, visto la mancanza di sintonia con quest'amministrazione». Antichi dissapori che si sono con il tempo incancreniti.

Leggi di più su L'Eco in edicola il 1° ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA