Pontirolo, gara di solidarietà
Presto la nuova Madonnina

È grande la mobilitazione per far tornare nella cappelletta di viale Italia la statua della Madonna Immacolata rubata sabato notte e ritrovata distrutta nelle campagne di Pontirolo da una guardia venatoria di Caravaggio. Anche da Milano sono arrivate offerte di persone che vogliono contribuire al restauro della statua. In realtà la Madonnina non potrà essere ristrutturata perché i danni che ha subito sono stati molto gravi, quindi l'effigie in gesso sarà sostituita con una nuova: la statua è infatti già stata trovata, grazie a un finanziatore che verrà rivelato soltanto con l'ufficializzazione. «Attendiamo infatti che il Comune sistemi la cappelletta – spiega don Enrico Marelli, parroco di Pontirolo – per poter ricollocare la statua. In queste ore mi sono pervenute anche tante offerte di persone che volevano donare statue di altre Madonne, ma io ho precisato che deve essere necessariamente l'Immacolata, come da tradizione. Quando la cappella sarà sicura, provvederemo a collocare la statua: la comunità può comunque star tranquilla, perché la statua è stata trovata e presto tornerà al suo posto». La notizia del furto e del ritrovamento della Madonnina di Pontirolo è stata ripresa anche da Radio Maria, nel corso del programma mattutino di padre Livio Fanzaga. Così anche a Milano (Pontirolo appartiene alla diocesi milanese) c'è chi si è mosso per raccogliere dei fondi e contribuire al ripristino della statua. Tra questi una donna di 73 anni, che vive in via Melchiorre Gioia: «Questa notizia ha davvero sconvolto me e la altre donne del nostro gruppo di preghiera della parrocchia salesiana di Sant'Agostino – spiega –. Per questo ora raccoglieremo dei fondi da inviare alla parrocchia di Pontirolo. Siamo rimasti molto colpiti da quello che è stato fatto alla statua e sottoscriviamo quello che ha detto il parroco, giustamente sottolineando la violenza inferta a questa statua». I fondi che saranno raccolti verranno destinati all'attività della parrocchia, visto che nel frattempo è già stata trovata la nuova Madonnina. Duro anche il commento del vicario episcopale della diocesi di Milano, monsignor Mario Delpini, informato dell'accaduto: «Si rimane sconcertati di fronte a un fatto così strano e offensivo per la devozione di molti. Mi unisco alla preghiera della comunità, perché invochi da Maria la conversione di tutti e una rete di fraternità così cordiale e capillare che non consenta ai pensieri distorti, alle persone disturbate, alle forze del male di insinuarsi e produrre atti così insensati e cattivi. La protezione di San Michele Arcangelo renda sereni, forti, capaci di rispondere al male con il bene i parrocchiani e il loro parroco». Solidarietà anche dal vescovo ortodosso Avondios, spesso ospite della comunità di Pontirolo: «Di fronte a tale odio e intolleranza rimango stupito dall'ignoranza di chi si professa uomo civile. Come è possibile un atto così incivile di fronte alla Fede? Mi associo alla comunità cattolica nel suo dolore di fronte a un evento diabolico. Anche noi ortodossi, come i nostri fratelli cattolici, che veneriamo e rispettiamo la Madre di Dio, non possiamo rimanere indifferenti. Come si può stare silenziosi di fronte a una violenza alla nostra Madre Santissima?». Ribadisce il parroco don Enrico: «Il fatto che ha destato sconcerto non è stato il semplice rubare e successivamente rompere la statua, ma che a essa è stata usata forte violenza. È come se le forze del male si siano accanite su di essa: i segni sul suo corpo e il modo con cui le è stata rotta la testa lo dicono. Le è stata strappata, quindi non decapitata: è rimasto solo il velo, ridotto a brandelli».


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