Cromo, concentrazione alle stelle
Una barriera idraulica per la falda

Fra i 10 e i 15 mila microgrammi. A tanto ammonta la concentrazione di cromo esavalente che le ultime analisi effettuate dal dipartimento provinciale dell'Arpa (agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) hanno riscontrato nel terreno sottostante la Cromoplastica di Verdellino. Dopo l'individuazione dell'azienda responsabile dell'inquinamento della falda acquifera del territorio fra Verdellino e Treviglio si è quindi arrivati anche all'individuazione della sua fonte.

Dal terreno inquinato infatti il cromo esavalente si sta diffondendo gradualmente nella falda acquifera. I dati, che non mancano di fare un certo effetto visto che fino ad ora si era parlato al massimo di una concentrazione intorno ai 700 microgrammi ogni litro d'acqua, sono stati presentati dall'Arpa durante una riunione che si è tenuta a Milano nella sede della Regione.

Primo obbiettivo dovrà essere la realizzazione di una barriera idraulica proprio all'altezza del punto dove è stata trovata la concentrazione oscillante fra i 10 e i 15 mila microgrammi di cromo. Resta però ancora da capire se sia causata da una perdita di una tubazione attualmente in corso oppure se si tratti di un riversamento risalente al passato che ha iniziato a diffondersi nella falda acquifera solo nell'ultimo periodo.

Secondo l'Arpa la notizia della scoperta di una concentrazione tanto alta di cromo VI non deve comunque essere ritenuta allarmante. Dai piezometri realizzati vicino all'azienda di Verdellino sono stati effettuati nuovi prelievi di acqua dalla falda acquifera. I risultati delle analisi evidenziano che le concentrazioni di cromo VI si mantengono costanti (intorno ai 500 microgrammi ogni litro litro).

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 18 settembre

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