Spirano, anche la scuola è verde
Il sindaco: la politica non c'entra

In origine (a giugno) furono i dossi per mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali. A seguire, il pulmino per il trasporto disabili. E adesso, proprio nei giorni in cui infuria la polemica sulla scuola di Adro, nel Bresciano, «timbrata» qua e là con il simbolo del Sole delle Alpi, anche Spirano riapre, dopo i lavori, le porte delle medie. Interamente rimesse a nuovo e con alcune pareti, sia interne sia esterne, tinteggiate di verde.

Sul cancello, il logo bilingue con la doppia scritta «Comune di Spirano» – «Cümü de Spirà». «All'esterno il colore utilizzato è un verde sabbia, quasi giallo - puntualizza il sindaco del paese, Giovanni Malanchini -. E all'interno è vero che in alcune aule compare un bel verde brillante, ma non siamo stati noi a richiederlo, e infatti in altre sono stati scelti il blu, l'arancione, l'azzurro. Per quanto riguarda il logo bilingue, è ormai il nostro “marchio di fabbrica”, lo usiamo anche sulla carta intestata dal Comune, ma in questo non c'è nessuna speculazione politica. Il dialetto è di tutti, non è della Lega: una delle amministrazioni italiane più attive nel valorizzarlo è quella di Budrio, nel Bolognese. A guida Pd».

Malanchini difende quindi il lavoro svolto: «Ci si concentra su questi aspetti, trascurando invece che la scuola è stata chiusa il 20 giugno e riaperta il 13 settembre, con una ristrutturazione di qualità effettuata a tempo di record. Capirei le polemiche se utilizzassimo il verde o il dialetto come bandiera politica, senza combinare nient'altro. Ma non è così. Certo, non neghiamo che il verde ci piaccia…».

Sulla vicenda di Adro il primo cittadino non si esprime («non ho ancora visto la scuola, ne ho sentito parlare solo alla radio»), ma osserva: «Io rispondo di quel che faccio io, e di simboli non ne ho messi. Il tentativo è di fare cose il più possibile condivise, un risultato che spesso siamo riusciti a raggiungere».

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