Granfondo nazionale trapiantati:
stavolta si pedala in Sicilia

Attraverserà la Sicilia la settima edizione della Granfondo nazionale trapiantati, organizzata anche quest'anno dall'Associazione amici del trapianto di fegato, onlus bergamasca che da anni sostiene l'attività di trapianto come concreta possibilità che la scienza mette a disposizione per salvare vite umane.

Nata in una delle province storicamente più generose d'Italia, l'Associazione è attiva all'interno degli Ospedali Riuniti di Bergamo, tra i migliori centri europei per l'attività di trapianto su adulti e bambini e primo ospedale italiano in grado di trapiantare tutti gli organi.

La settima edizione della Granfondo vedrà protagonisti 23 ciclisti - tra cui 9 trapiantati, 2 infermieri e 2 medici degli Ospedali Riuniti - e 15 accompagnatori. L'allegra carovana partirà il 27 settembre dall'Istituto mediterraneo per i trapianti ad alta specializzazione (Ismett) di Palermo per arrivare il 1° ottobre a Messina, dopo aver percorso 645 km in cinque giorni, per testimoniare che il trapianto è vita e portare la cultura della donazione degli organi nelle scuole, nei comuni e negli ospedali che saranno visitati.

«Attraverso la testimonianza di medici e trapiantati - ha spiegato la presidente dell'Associazione Amici del Trapianto di fegato, Valentina Lanfranchi - vogliamo aprire un dibattito sulla donazione e il trapianto, soprattutto con i giovani, per dare loro gli strumenti per sviluppare una capacità di decisione autonoma, al di fuori dei luoghi comuni. Quest'anno abbiamo scelto la Sicilia, dove opera Bruno Gridelli, oggi direttore dell'Ismett di Palermo, ma 14 anni fa pioniere del programma del trapianto di fegato agli Ospedali Riuniti».

Bruno Gridelli sarà presente alla partenza della manifestazione, insieme a Vito Sparacino, coordinatore del Centro regionale trapianti della Sicilia, e ad altri rappresentanti delle istituzioni e delle strutture sanitarie locali, oltre che a due classi del Liceo Classico Vittorio Emanuele II di Palermo.

«L'Ismett - sostiene Gridelli - è stata subito felice della richiesta di collaborazione per la buona riuscita della VII edizione della Granfondo dei trapiantati. Lavorando in un centro trapianti sappiamo quanto sia importante spiegare il valore della donazione e del trapianto come terapia, manifestazioni di questo tipo non possono quindi che avere il nostro plauso. Voglio quindi ringraziare i volontari dell'Associazione Amici per i Trapianti di fegato di Bergamo per averci coinvolto nell'organizzazione di quest'iniziativa ed inviare i miei più calorosi saluti ed un augurio di buona pedalata per le vie della Sicilia ai partecipanti della Granfondo».

«La nostra regione - sottolinea Sparacino - è lieta di ospitare la Granfondo trapianti. La promozione della donazione è per noi un tema fondamentale così come è essenziale dimostrare il valore del trapianto. Manifestazioni di questo tipo centrano perfettamente entrambi gli obiettivi, consentono di informare correttamente studenti, cittadini ed autorità su un tema così delicato come la donazione degli organi e contemporaneamente dimostrano, grazie alla partecipazione dei ciclisti trapiantati, come il trapianto sia una terapia. Siamo quindi felici di poter prendere parte a quest'iniziativa e speriamo sia la prima di tante altre».

La partenza ufficiale dall'Ismett di Palermo sarà preceduta sabato 25 settembre dal consueto incontro con le autorità locali di Bergamo e gli operatori ospedalieri nel piazzale interno degli Ospedali Riuniti, da cui la carovana partirà alla volta del velodromo di Dalmine, dove verrà ricordato Pasquale Boffi, trascinatore e anima delle prime edizioni della Granfondo, deceduto pochi mesi fa.

Da qui il gruppo partirà alla volta di Livorno, dove si imbarcherà sul traghetto che li porterà a Palermo. Tutte le tappe inizieranno con un incontro nelle scuole superiori e si concluderanno al palazzo comunale della città di arrivo, dove la carovana sarà accolta dalle associazioni e dalle aziende sanitarie locali.

«La Granfondo è la dimostrazione dell'elevata qualità della vita che è possibile conquistare dopo il trapianto, ancora oggi unica cura possibile per molte malattie - ha spiegato Mariangelo Cossolini, coordinatore al prelievo e trapianto d'organi della provincia di Bergamo e responsabile sanitario dell'iniziativa -. Ho seguito il gruppo della Granfondo già lo scorso anno e ho deciso di ripetere l'esperienza perché è un'occasione unica per incontrare i cittadini, i giovani e le istituzioni non bergamasche, fornendo loro informazioni corrette sulla donazione».

«Stare con i trapiantati, inoltre, mi arricchisce molto perché mi permette di conoscerli non più come pazienti, ma come amici con cui condividere momenti di entusiasmo e di vita, emozioni non così scontate per chi fino a poco tempo fa era in lista d'attesa per un trapianto».

«L'idea di portare quest'anno la carovana della Granfondo in Sicilia ci è piaciuta moltissimo, perché densa di significati simbolici per il nostro ospedale, che storicamente ha un rapporto privilegiato con l'Ismett di Palermo - ha commentato Carlo Bonometti, direttore generale degli Ospedali Riuniti -. Il suo attuale direttore, Gridelli, è stato una figura determinante per lo sviluppo del programma dei trapianti nel nostro ospedale, iniziato nel 1985 con il primo trapianto di cuore eseguito da Paolo Ferrazzi. Ma entrambe le nostre strutture per continuare sulla strada fin qui tracciata e replicare gli straordinari traguardi raggiunti hanno bisogno di donatori».

«Per questo la nostra azienda è da anni impegnata sul fronte dell'informazione sul tema della donazione degli organi, su cui è sempre difficile riflettere, ma che è fondamentale prendere in considerazione per evitare che lo debbano fare i nostri familiari in momenti particolarmente difficili. Ringrazio quindi l'Associazione Amici del Trapianti di Fegato per la possibilità che dà ai nostri pazienti e operatori di portare un messaggio così importante in giro per l'Italia».

È possibile seguire tutti gli aggiornamenti sulla settim Edizione della Granfondo sul sito web www.granfondotrapianti.it oppure su Facebook «Granfondo Ciclistica dei Trapiantati 2010».

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