La «dote scuola» c'è
ma non per i trasporti

Un contributo per sostenere il diritto allo studio dei ragazzi dai 6 ai 18 anni, utilizzabile per acquisti in cartolerie, librerie, negozi di informatica o di ottica, ma anche per pagare i servizi erogati dai Comuni o dalle scuole. E i trasporti. È la dote scuola, fornita dalla Regione alle famiglie sulla base di criteri di reddito o di merito. Anche quest'anno però una delle principali spese che le famiglie si trovano a sostenere, quella per il trasporto pubblico, per molti non potrà essere coperta con i buoni del Pirellone, visto che le più importanti aziende orobiche del settore, tra cui Sab e Atb, non accettano la dote scuola.

A sollevare il problema è un lettore di Gandosso: «La Sab si rifiuta a tutt'oggi di accettare questi buoni. Ma... c'è un piccolo ma grande «ma»: la Sab per svolgere il suo servizio riceve soldi dalla Regione. Lavora per la Regione, ma non accetta i buoni della Regione».

A spiegare le motivazioni è il direttore di Sab, Franco Ferrada: «La Regione ha affidato la gestione della dote scuola a un'agenzia, Accor Services, quindi sui pagamenti effettuati con i buoni dovremmo pagare una commissione. Ci dispiace ma la cosa andava strutturata in altro modo». Con le stesse motivazioni, anche Atb e altri vettori hanno rinunciato.

Per info www.dote.regione.lombardia.it.

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