Ragazza morì falciata da un'auto
L'amico minaccia l'investitore

Ha minacciato il 35enne che lo scorso fine luglio, ubriaco, al volante di un'auto, falciò e uccise una sua amica, Linda Scaburri di 17 anni a Vidolasco. Voleva vendicarsi così, un mese dopo la tragedia, per questo si è presentato a casa dell'investitore brandendo un coltello. I carabinieri di Camisano, in collaborazione con i militari di Caravaggio, raccolta la denuncia dell'aggredito, hanno denunciato a piede libero il 21enne G. Y. Y., italiano (di origine Eritrea), per minaccia aggravata nei confronti di Cristiano Legramandi.

Il 21 luglio scorso quest'ultimo, azzardando un sorpasso, aveva falciato sull'asfalto una ciclista di soli 17 anni sulla provinciale 15 a Vidolasco. Nell'incidente erano rimasti coinvolti altri tre ragazzini tutti in sella alle proprie bici. L'automobilista era stato subito arrestato, ottenendo gli arresti domiciliari. A distanza di un mese dal decesso della ragazza, il 21enne G. Y. Y., preso da un momento di rabbia e sconforto, lo scorso 20 agosto alle 18, si è recato a Mozzanica, nell'abitazione dell'investitore e, con il pretesto di dovergli consegnare una lettera, si è fatto aprire il cancello pedonale.

Qui, brandendo un coltello, si è scagliato contro gridando “Ti ammazzo”. Legramandi è riuscito a trovare riparo in casa senza subire alcuna lesione e senza venire in contatto fisico con il suo aggressore che, dopo aver sfogato la sua rabbia contro la porta di ingresso, si è dileguato.

Dopo la denuncia dell'accaduto, i Carabinieri di Camisano, sulla scorta della descrizione dell'aggressore (con un piercing al labbro), hanno identificato l'aggressore e deferito a piede libero all'autorità giudiziaria.

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