Cronaca / Valle Seriana
Sabato 21 Agosto 2010
Valbondione, cade da 10 metri
Muore escursionista di Bergamo
Ennesima tragedia sulle montagne bergamasche, dove sabato pomeriggio, 21 agosto, ha perso la vita Juan Manzoni, sessantenne pensionato che viveva a Bergamo ma era nato a Madrid, in Spagna. L'uomo, che abitava in via Zanica, nel quartiere della Malpensata, stava compiendo un'escursione sui monti sopra Valbondione quando è inciampato lungo il sentiero, picchiando la testa contro la roccia e precipitando per una decina di metri.
Inutile l'intervento del Soccorso alpino e dell'elisoccorso del 118 di Bergamo: l'escursionista è morto sul colpo e i volontari non hanno potuto far altro che recuperarne il corpo senza vita. Complice la giornata di bel tempo Juan Manzoni aveva raggiunto la zona in mattinata ed era salito a piedi al rifugio Baroni al Brunone, a Valbondione. Dopo essersi riposato e aver pranzato al rifugio, l'uomo ha iniziato la discesa a valle. Intorno alle 14, dopo circa 45 minuti di cammino, alcuni escursionisti che stavano percorrendo la medesima via lo hanno visto scivolare e precipitare nella scarpata che costeggia il percorso.
Immediato l'intervento dei soccorsi, avvertiti da quanti avevano assistito alla scena. Dopo che i medici hanno constatato il decesso di Juan Manzoni, la salma è stata trasportata prima nella sede del Soccorso alpino di Valbondione per gli accertamenti di rito e poi nella camera mortuaria del cimitero del paese.
Juan Manzoni era nato sessant'anni fa in Spagna, dove i suoi genitori s'erano trasferiti. Era arrivato in Italia a sette anni nel 1956 quando ancora la legge obbligava ad avere nomi italiani. Così aveva mutato il nome in Giovanni, ma per tutti è sempre rimasto Juan. Ha vissuto fino ai primi anni Settanta a Milano con la famiglia, poi s'è trasferito a Bergamo quando ha conosciuto Antonia Arnoldi. Si sono sposati nel '72, hanno abitato sempre in città, prima in via Maglio del Lotto e adesso in via Zanica. Juan Manzoni era in pensione da tre anni. Per quarant'anni ha lavorato all'Aem di Milano, quella che è poi diventata A2A – spiega il figlio, William –. Era entrato come garzone, e aveva percorso tutti i gradini della scala fino a diventare un dirigente.
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