Calcetti vietati a Villa d'Ogna, il Pd:
«una strategia per farsi pubblicità»

Fa discutere l'ordinanza del sindaco di Villa d'Ogna sul divieto di usare i calciobalilla dopo le 22 (dopo mezzanotte nel week-end). Si tratta - secondo il circolo del Pd del paese - di «una strategia per farsi propaganda e animare un paese sul nulla: e ancora una volta tutti ci cascano».

«ll primo cittadino, seguendo le orme del precedente, - scrive il Pd - ha imparato a farsi propaganda in modo facile. Come dimenticare l'ordinanza sull'abbaiare dei cani che, riportata dai media nazionali, fece divertire l'ltalia intera e balzare il nome del paese in prima pagina, ricordando il nome del sindaco a tutti?».

«Ora è la volta dei calciobalilla che provocano disturbo alla quiete pubblica..... Viene da pensare che Villa d'Ogna non abbia altri problemi, un ridente paesino di 2000 anime dove crisi, disoccupazione, mancanza di servizi e risorse sono parole sconosciute....».

«O forse - aggiunge il circolo del partito - i problemi esistono, ma non invece atti amministrativi o ordinanze e la volontà di risolverli; meglio far discutere del rumore dei calciobalílla che occuparsi di cose serie. In effetti è ciò che si fa anche a Roma, dove risulta che la lega sia ben rappresentata, ma poco impegnata per il bene delle nostre Valli. Grida ai ladroni ma sostiene impunemente Berlusconi».

«Ma forse - conclude il Pd di Villa d'Ogna - è solo un'opinione: aspettiamo il finir dell'estate e rimandiamo a settembre i problemi. Forse, se costretti a trovare lavoro e occupazione altrove, i disturbatori della quiete pubblica diminuiranno e nel silenzio si troveranno soluzioni ai problemi del nostro territorio. Si dice che concentrandosi su un piccolo dettaglio, ingigantendolo il più possibile, è l'unico modo per non percepire la realtà nel suo complesso, ignorandola».

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