Professori, 300 in meno
nelle classi da settembre

Con la macchina amministrativa scolastica partita un mese dopo, a causa del posticipo delle iscrizioni, la scuola corre il rischio di non riuscire a completare tutto l'iter burocratico che permette l'avvio a settembre del nuovo anno scolastico. Per questo il dirigente provinciale Luigi Roffia ha chiesto, con una lettera inviata ai dirigenti scolastici, ai sindaci, al presidente della Provincia, al sindaco di Bergamo e agli assessorati competenti per informarli sulle operazioni propedeutiche all'avvio del nuovo anno scolastico, la collaborazione perché l'avvio dell'anno scolastico sia regolare.

Roffia dedica anche un pensiero agli esami di Stato appena archiviati che si sono svolti in modo regolare e sereno quasi dapperttutto (tranne l'ispezione al liceo Lussana, la protesta del liceo dei Salesiani) con buoni risultati.

L'Ufficio scolastico sta ancora lavorando per far quadrare l'organico dei docenti che quest'anno cala di 300 unità (da 10.940 a 10.641), più o meno pari «agli annuali pensionamenti dei docenti».

Le uscite non verranno sostituite per effetto dell'aumento di studenti per classe disposto dal ministero (27) ma negli istituti professionali sono state composte classi che tengono conto del frequente cambio di scuola dopo il primo trimestre a vantaggio degli istituti professionali.

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