Rifiuti elettrici, Bergamo è virtuosa

Nella raccolta di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), Bergamo è già in linea con quanto previsto dalla normativa comunitaria e italiana che prevede un minimo di 4 chili per abitante. Perché la nostra provincia nel 2009 ha raccolto complessivamente 4.413.997 chili di Raee, con una media pro-capite pari a 4,10 chili per abitante, al di sopra sia della media regionale (3,85 chili pro capite), sia di quella nazionale (leggermente inferiore, 3,21 chili).

«Un dato assolutamente positivo», ha commentato ieri Giorgio Arienti, presidente del Centro di coordinamento Raee, presentando al Pirellone il dossier 2009 sui rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, che evidenzia il ruolo virtuoso della Lombardia nella gestione dei Raee. La nostra regione è al primo posto, con una raccolta complessiva di 37.880.715 chili, una quantità più che doppia rispetto a quella raccolta nel 2008. «Un risultato importante – sottolinea l'assessore al Territorio e Urbanistica Daniele Belotti –. Va comunque migliorato, perché i Raee contengono molte materie prime secondarie (acciaio, ferro, rame, alluminio, plastiche), che potrebbero alimentare la filiera del riciclo in Italia, con risparmio di costi energetici e ambientali e al vantaggio economico del riutilizzo di queste materie. Inoltre la raccolta può anche concretamente contribuire a ridurre gli elevatissimi rischi legati ad uno smaltimento illegale di questo tipo di rifiuti che contengono componenti, che se non trattati correttamente, diventano tossici e pericolosi sia per l'ambiente sia per la nostra salute».

I Raee sono ripartiti in cinque raggruppamenti: piccoli elettrodomestici, compreso i telefonini (R4); i grandi bianchi, tipo lavatrice, lavastoviglie (R2); Tv e monitor (R3) e questi nella nostra regione risultano i più raccolti; freddo e clima, frigoriferi, condizionatori (R1); sorgenti luminose (R5), ovvero lampadine a basso consumo e al neon, non quelle classiche. In questa tipologia R5, in genere la meno raccolta, la nostra provincia riesce ad avere risultati superiori. Nella Bergamasca sono attivi 152 centri di raccolta che servono 201 comuni su 244 dell'intera provincia.

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