Rom arrestato a Bergamo
Estorceva soldi a sacerdoti

È residente a Verdello il nomade 37enne arrestato alcuni giorni fa dalla Guardia di Finanza di Treviso in seguito a un'indagine per alcune estorsioni consumate a danni di sacerdoti. L'uomo faceva parte di una banda i cui membri si fingevano devoti e con un debito di riconoscenza verso la Madonna e si offrivano gratuitamente per restaurare, argentare o dorare antichi oggetti e paramenti sacri di chiese, basiliche e monasteri. Ma poi, al momento di restituire gli oggetti, pretendevano il pagamento.

Il nomade è stato arrestato nei giorni scorsi a Bergamo, dopo aver tentato di prelevare in una banca cittadina 10mila euro da un suo conto corrente che la magistratura veneta aveva però già preventivamente posto sotto sequestro. All'uomo sarebbero stati sequestrati anche un'abitazione con garage annesso a Bergamo. Con l'accusa di estorsione la Guardia di Finanza di Treviso ha così sgominato una banda di rom che aveva realizzato un giro d'affari di 130mila euro grazie a una quindicina di colpi messi a segno nel Triveneto tra cui tre accertati in provincia di Treviso.

In manette, oltre al 37enne arrestato a Bergamo, sono finiti altri due complici, di 66 e 60 anni bloccati rispettivamente in campi nomadi a Ravenna e Pistoia. Resta ancora latitante un uomo di 68 anni padre del 37enne. L'ultimo colpo messo a segno dalla banda di rom si è consumato ai danni di un parroco trevigiano a cui due dei componenti della banda hanno cercato di estorcere 80mila euro. Sono riusciti a farsene consegnare 15mila accompagnando il religioso in banca per il prelievo della somma. Nell'ambito dell'operazione le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni per un valore di circa 300mila euro.

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